Brescia, ecco le trasfusioni a domicilio

Il servizio prevede la fornitura a casa per i pazienti emopatici cronici. Partito in via sperimentale nel 2011, diventerà continuativo e sarà esteso a tutti i distretti Asl.

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(red.) Carmelo Scarcella, direttore generale di Asl Brescia, ha annunciato che, dopo due anni di sperimentazioni nei distretti di Brescia, Gussago, Rezzato e Val Trompia, le cure domiciliari fornite in collaborazione con Ospedale Civile, Ail e Avis comunale bresciana, verranno estese a tutta la provincia.
I destinatari del servizio, per il quale verrà firmato un accordo formale fra gli enti partecipanti, sono pazienti con patologie ematologiche relativamente croniche e che, quindi, hanno  bisogno di controlli e trasfusioni periodiche ma hanno serie difficoltà nell’autonomia personale.
Nella sua fase sperimentale, da ottobre 2011 a maggio 2013, il progetto ha preso in carico 12 persone per un totale di 122 trasfusioni; con l’estensione, invece, il numero di pazienti in cura salirà fino a 30, per un fabbisogno complessivo di circa 400 trasfusioni all’anno. Il servizio, oltre a trattare le patologie in maniera corretta, contribuirà a ridurre lo stress del ricovero ospedaliero e a fornire sostegno a tutto il nucleo familiare.

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