Pcb, nuova indagine epidemiologica da luglio

Incontro tra il sindaco Del Bono e Asl per indagare in profondità gli aspetti sanitari relativi al caso Caffaro. Sotto la lente la salute di 1500 bresciani.

(red.) Una nuova indagine epidemiologica (la prima delle quattro previste) del Comitato tecnico-scientifico istituito dall’Asl di Brescia per indagare in profondità gli aspetti sanitari relativi al caso Caffaro-Pcb.
Partirà il mese prossimo e coinvolgerà  1500 bresciani (stimando di riuscire a studiarne 800 effettivi), estratti a  sorte, che verranno contattati attraverso una lettera, i quali saranno sottoposti ad un esame del sangue e ad un questionario. Gli altri tre studi epidemiologici in programma riguardano donne che hanno appena partorito e malati di linfoma  non-Hodgkin, melanoma e cancro alla mammella. L’ Asl conta di concluder i lavori entro 24 mesi dall’avvio.
Lunedì si è tenuto l’incontro tra il sindaco Emilio Del Bono ed il responsabile del Dipartimento di prevenzione medico della Azienda sanitaria locale,
Fabrizio Speziani, per stilare una serie di nuovi interventi sull’area contaminata nella zona di via Milano.
Tra gli obbiettivi anche una nuova ordinanza comunale che sostituirà ed integrerà quella disposta dall’ex primo cittadino Adriano Paroli, in scadenza il 30 giugno prossimo, attraverso la quale saranno disposti nuovi e più dettagliati approfondimenti sul sin, il Sito di interesse nazionale Brescia Caffaro.
Una decisone dovuta, anche a seguito del recente sequestro preventivo disposto dalla Procura sui giardini di via Parenzo e via Livorno, nel quartiere di Chiesanuova.

 

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