Tosse e raffreddore, alla Est ci sono più casi

Un'indagine dell'Asl su un campione di ragazzini residenti a Sant'Eufemia e Caionvico rivela un'incidenza del 30% in più di patologie legate all'apparato respiratorio.

(red.) Respirano male. I bambini dei quartieri di Sant’Eufemia e Caionvico registrano più problemi respiratori rispetto ai coetanei che risiedono in altre zone della città.
Lo rivela una ulteriore indagine del Servizio epidemiologico dell’Asl di Brescia, nella quale è emerso che gli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado (le medie), di un’età compresa tra i 6 e i 14 anni, hanno una percentuale di rischio del 30% in più di sviluppare malattie all’apparato respiratorio.
I ragazzini residenti nella zona che fa capo alla Circoscrizione Est di Brescia, come già appurato, per altro, per quelli che abitano a San Polo (oggetto di una precedente rilevazione da parte dell’Azienda sanitaria locale) presentano disturbi di respirazione e malattie o allergie  in misura maggiore e “statisticamente significativa”, rispetto a bambini che vivono altrove.
Quali sono questi disturbi lamentati in modo più frequente negli ultimi 12 mesi, oggetto della rilevazione? Tosse secca, difficoltà di respirazione, disturbi nasali, muco nasale con naso chiuso o tosse.
Nell’ultimo anno i ricoveri ospedalieri di bambini residenti nella zona Est per disturbi legati a malattie respiratorie sono avvenuti con una frequenza superiore rispetto ai loro coetanei che vivono in altre aree della città.
“Tale indagine”, viene spiegato dall’Asl, “ha sostanzialmente mostrato una frequenza di disturbi e malattie respiratorie simile a quella rilevata
nella popolazione italiana in anni recenti; un eccesso di disturbi e malattie respiratorie rilevato nei residenti a S. Polo rispetto ai residenti del resto della città, pari al 20-30%. Si è ritenuto, pertanto, di approfondire ulteriormente l’indagine, confrontando la prevalenza di disturbi e patologie respiratorie nei bambini residenti nelle diverse Circoscrizioni del Comune di Brescia”.
“Le aree di indagine sono state definite sulla base dei confini amministrativi delle 5 Circoscrizioni cittadine: Centro, Est, Nord, Ovest, Sud”, prosegue la relazione, “per l’analisi sono stati utilizzati i dati precedentemente raccolti nell’Indagine “S. Polo vs resto della città”, classificando i bambini, mediante lo strumento della georeferenziazione, sulla base della Circoscrizione di residenza. La collocazione geografica dei bambini è stata rilevata mediante appaiamento tra i dati di residenza (via e numero civico) e quelli riportati in un database della Regione Lombardia che contiene le coordinate, definite mediante georeferenziazione (GIS), di tutti gli assistiti”.
L’Asl ha distribuito 6008 questionari ai genitori di alunni
delle elementari (58%) e delle medie inferiori (41%).
“La prevalenza per Circoscrizione di disturbi e malattie respiratorie e allergiche nei bambini mostra, nei bambini residenti della Circoscrizione Est (1570 questionari analizzati) rispetto alle altre Circoscrizioni della città, una proporzione maggiore, statisticamente significativa, del 20-30% circa, per i seguenti disturbi e malattie: tosse secca di notte al di fuori dei comuni raffreddori negli ultimi 12 mesi; difficoltà di respiro con fischi e sibili nell’arco della vita; disturbi nasali negli ultimi 12 mesi al di fuori dei comuni raffreddori; raffreddore primaverile (da pollini); raffreddore allergico non da pollini; utilizzo di medicine per il raffreddore allergico; eczema nell’arco della vita. Sempre fra i bambini della Circoscrizione Est”; prosegue la nota dell’Azienda sanitaria locale, “si è rilevata una maggiore proporzione di soggetti ricoverati in ospedale per
almeno una malattia respiratoria negli ultimi dodici mesi. Per contro”, viene evidenziato nella relazione, “non sono state osservate differenze significative tra i bambini residenti nella Circoscrizione Est e quelli delle restanti Circoscrizioni, per prevalenza di alcune malattie e disturbi non respiratori”.
In conclusione, questa ulteriore analisi per Circoscrizione conferma i dati ottenuti dall’indagine precedente, “mostrando come i bambini residenti nella zona Est della città presentino una frequenza maggiore di sintomi e malattie respiratorie rispetto al resto della città”.
i dati finora raccolti verranno poi incrociati con ulteriori informazioni (a partire dal mese di aprile) sulle spese farmaceutiche sostenute dai residenti del quartiere, così da avere un quadro sulle cure delle patologie respiratorie, e sui motivi di ricovero in ospedale del campione esaminato.
Se anche da tale indagine dovesse emergere che c’è una stretta relazione tra medicinali per la cura delle patologie respiratorie e ricoveri per malattie legate alle stesse problematiche, verrà effettuata un’ulteriore inchiesta che si avvarrà anche dei dati dall’Arpa, l’Agenzia regionale per l’ambiente

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