La legionella colpisce a Gavardo

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gavardoospedale.jpgCinque contagiati. Erano ricoverati all'ospedale. Indagano le autorità sanitarie


(red.) Preoccupazione a Gavardo, dove le autorità sanitarie stanno cercando di individuare qual è la fonte del contagio della legionella, la pericolosa e a volte micidiale "malattia del legionario", che ha già fatto ammalare cinque persone della zona. Tutte erano ricoverate presso l’ospedale locale, nei reparti di medicina e cadiologia, e hanno contratto il morbo che provoca una forte infezione polmonare.
Indagano l’azienda ospedaliera di Desenzano (dalla quale dipende il nosocomio di Gavardo) e l’Asl, ma c’è stata anche una segnalazione alla magistratura. "Nell’ultimo mese", conferma in un documento la direzione sanitaria, "sono stati individuati cinque casi di pazienti affetti da polmonite da legionella pneumonite, ricoverati presso i reparti di medicina e di cardiologia dell’ospedale di Gavardo. Di questi, quattro sono stati dimessi clinicamente guariti, mentre uno è tuttora ricoverato per problemi medici di altra natura".
Insomma, non ci sarebbero pericoli per la vita dei malati, ma "dall’indagine avviata dalla direzione sanitaria", continua la nota, "è stato appurato che quattro pazienti erano già stati ricoverati, in tempi diversi, in ospedale". Il punto è quindi dove sia stata contratta l’infezione: "Presso l’ospedale di Gavardo", si legge nel comunicato, "sono da tempo in atto misure di controllo sulla purezza dell’acqua distribuita attraverso la rete idrica e le periodiche analisi di laboratorio hanno dato, fino ad oggi, risultati negativi".
In natura vi sono una cinquantina di specie di legionelle. I batteri si trovano principalmente in colonie associati alla presenza di acqua. Si insediano volentieri negli ambienti idrici artificiali, che agiscono come amplificatori e disseminatori del microrganismo. La salute umana è a rischio soprattutto nei casi di "legionella pneumophila",
quando vengono colpiti anziani o persone già debilitate da altre malattie.
Il nome legionella deriva da un’epidemia acuta che fece individuare il batterio, che nel 1976 colpì negli Stati Uniti un gruppo di veterani dell’American Legion, riuniti a congresso in un albergo di Filadelfia (da cui la definizione di "morbo del legionario"), causando 34 morti su 221 contagiati.
A fine luglio 2008, per le conseguenze della legionella è morto all'ospedale Civile di Brescia un pensionato di Gussago, che aveva contratto l'infezione durante un soggiorno turistico in un albergo di Pesaro (leggi qui).

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