Bruciano i monti bresciani: roghi a Capriolo, Caino e Gussago

Fiamme non solo in Maddalena, ma anche sul Monte di Capriolo, tra Costa e il Santellone. Difficili le operazioni di blocco. A Caino fiamme sul colle di Sant'Eusebio e a Gussago per un rogo di potatura sfuggito al controllo.

(red.) Non solo la Maddalena torna a bruciare, ma, domenica 20 marzo, altro roghi si sono accesi nel bresciano, a Capriolo, Caino e Gussago.

Nel primo centro del bresciano, un violento incendio è attecchito sul Monte di Capriolo attorno alle 19. Sul posto sono intervenute le squadre dei vigili del fuoco di Palazzolo e di Brescia, e le squadre della protezione civile di Paratico, Adro, Erbusco e Corte Franca.
Il punto in cui le fiamme hanno preso il via è stato individuato alla Santella della Costa. Secondo i primi rilievi si tratterebbe di autocombustione, generata dalla combinazione tra sottobosco secco e vento forte.
Fortunatamente le fiamme non hanno intaccato le abitazioni, ma il rogo, durante la notte, si è propagato rapidamente e gli interventi, massicci, sono riusciti a bloccare il duplice fronte dell’incendio, in un intervento reso particolarmente difficile dalla intensità del rogo.
 
A Caino, sul colle di Sant’Eusebio, si è verificato un rogo boschivo che ha divorato 200 metri quadrati di terreno, mentre a Gussago, in via Galvani, le fiamme appiccate per un rogo di potature non controllato ha generato un incendio che ha richiesto l’intervento del gruppo antincendio. Al vaglio le responsabilità dell’autore.