Incendi nel Bresciano, esposto del Codacons

L'Associazione consumatori si rivolge alla procura per "ipotesi di roghi dolosi, per i gravissimi rischi per la collettività e per il danno ambientale".

(red.) Il 24 gennaio scorso le fiamme in Maddalena, sul versante che dà sulla Bornata; il 17 gennaio un altro incendio sempre in Maddalena. Domenica fiamme in Valcamonica dove, per motivi ancora da appurare, ma probabilmente legati a un focolaio rimasto latente alcuni giorni, si è riacceso l’incendio che aveva distrutto circa 200 ettari di bosco tra Forno Allione di Berzo Demo e Novelle di Sellero
 
“Le valli bresciane”, si legge in una nota del Codacons, “stanno vivendo un momento difficile: sono andati in cenere almeno 500 ettari tra boschi e pascoli. Terreni sui quali non si potranno raccogliere funghi e frutti di bosco, dove vacche, ovini e caprini non potranno pascolare. In molti casi ad accendere i roghi è stata la mano dell’uomo, per interessi personali, per bracconaggio oppure per ledere altre persone”.

“Resta da capire se questi episodi siano collegati, e quali siano i motivi effettivi che li hanno generati. La zona boschiva in questo periodo è molto secca ma, come commentava un esperto operatore nei giorni scorsi, «nulla avviene per caso»”. “Il Codacons fa esposto alla Procura della Repubblica di Brescia per ipotesi di roghi dolosi, per i gravissimi rischi per la collettività e per il danno ambientale”.

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