Rogo davanti a un negozio cinese, è un caso di razzismo?

L'episodio mercoledì notte in Rua Sovera, a due passi da via San Faustino. Delirio da psicosi anti Coronavirus?

(red.) Il fatto che l’insegna riportasse la scritta “Import Export China Town” fa pensare che l’incendio divampato nella notte tra mercoledì 26 e ieri, giovedì 27 febbraio, in Rua Sovera a Brescia, in città, possa essere riconducibile a un episodio di razzismo in questo periodo di emergenza da Coronavirus. Del rogo, acceso a due passi da via San Faustino nel Carmine ne dà notizia Bresciaoggi. Quell’attività presenta le serrande abbassate e sulla vetrina c’è scritto “Prezzi all’ingrosso” su diversi prodotti.

Il titolare, un 40enne di origine cinese, ma residente a Brescia da diversi anni, ha scoperto solo ieri mattina, giovedì, il misfatto. Da diversi anni aveva trasferito il proprio negozio sulla principale via San Faustino e usando quel locale di Rua Sovera come magazzino. E lo stesso commerciante sta cercando di capire se si sia trattato di un episodio di intolleranza o di altro genere, visto che rivela di essere già stato vittima di un caso simile nelle settimane precedenti.

Mercoledì notte, quando sono intervenuti gli agenti di Polizia e i vigili del fuoco per domare il rogo, erano presenti anche alcuni esercenti per denunciare il caso. E sembra che anche in altre zone del Carmine si siano verificati diversi casi di roghi appiccati da persone tuttora sconosciute.

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