Incendi in Valtrompia e Valsabbia

In Corna Blacca bruciati 100 ettari di terreno. Più ridotto il rogo ai Botticini Bassi. Domenica 27 di interventi con squadre ed elicotteri.

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incendio(red.) La Valsabbia e la Valtrompia, nel bresciano, sono state colpite da alcuni roghi divampati tra sabato 26 e domenica 27 dicembre. Sembra che dietro ci sia la mano dell’uomo, forse non intenzionale, ma che comunque ha mandato in fumo vari ettari di terreno. Una situazione resa più pesante anche dall’assenza di piogge e dalla siccità che ha reso i terreni secchi e quindi facilmente preda del fuoco. L’incendio più vasto è divampato in quota, tra i 1.600 e 1.800 metri di altezza, in Corna Blacca. Qui sono stati bruciati circa 100 ettari tra i monti verso Pertica Bassa e in località di Cogne. Le fiamme si sono accese da sabato 26, nel pomeriggio, colpendo anche la Pezzeda e lambendo la Valtrompia dove si è scatenato un altro rogo più ridotto sopra Collio. Sembra che la situazione si sia scatenata nel momento in cui qualcuno ha deciso di accendere un fuoco.
La zona impervia ha anche reso più complicate le operazioni di spegnimento effettuate dai vigili del fuoco con i forestali e gli operatori dell’antincendio boschivo della Valsabbia e Valtrompia. Quella di sabato è stata soprattutto una giornata di contenimento delle fiamme, visto che poi il buio ha impedito di andare avanti. Le fasi sono riprese domenica 27 quando sono stati chiamati anche alcuni elicotteri per recuperare l’acqua in una cisterna a Ono Degno e scaricarla sul fronte in fiamme. Sul terreno, invece, hanno operato le squadre antincendio di Pertica Bassa, Mura, Lavenone e Barghe.
E’ stata eseguita anche la bonifica, ma si spera che i focolai non si riattivino, vista la facilità con cui si accendono per la siccità. Pascoli e boschi sono andati in fumo anche a Botticini Bassi, in Valtrompia. A 1.300 metri di altezza hanno operato le squadre antincendio di Bovegno e Collio che hanno chiesto anche l’intervento del canadair giunto per la Valsabbia. Ha attinto acqua da una cisterna artificiale per poi gettarla in tre occasioni sulle fiamme. L’incendio è stato domato, ma poi ripreso nel pomeriggio di domenica 27 quando alcuni focolai sono rimasti attivi. In questo caso si parla di pochi ettari andati bruciati.

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