Pd: “Le bandiere? Sono legali”

Più informazioni su

    demartin.jpgDe Martin e Fondra a Rolfi: "Esporre i simboli sui balconi è consentito".


    (red.) Il Pd attacca Rolfi sulla questione delle bandiere per i referendumn del 12 e 13 giugno che il vicesindaco aveva definito come "illegali" in una recente dichiarazione.
    "Come il solito", scrivono in una nota il segretario cittadino Giorgio De Martin e il portavoce del circolo Nord, Gianluigi Fondra, " la Lega Nord si avventura in campo giuridico improvvidamente come dimostrano le numerose sentenze che hanno indotto gli amministratori padani a clamorose retromarce nel bresciano".
    L’ultimo “scivolone” per il Pd riguarda le bandiere “Due Si! per l’acqua pubblica” esposte "da centinaia di concittadini dai propri privati e inviolabili balconi o finestre. Questa pacifica e rispettosa manifestazione di libero pensiero, è definita dal vicesindaco campagna elettorale illegale portandolo a minacciare addirittura sanzioni pecuniarie interpretando a modo suo una norma del 1956. Quelle bandiere sono la parola, la voce, la volontà di voler andare a votare per il referendum".
    Fondra e De Martin puntualizzano che "Ogni cittadino che ha firmato per indire questa consultazione popolare lo ha fatto per essere promotore di un momento di democrazia diretta. Secondo la legge i promotori possono esporre i simboli fuori dalle loro sedi: le sedi dei promotori sono anche e soprattutto le case dei cittadini, perciò quelle bandiere sono legali anche grazie a una sentenza della orte costituzionale del 1995, la n.161".
    E i due vanno oltre, definendo l'uscita di Rolfi un autogol: "Ringraziamo Rolfi per l’inattesa e gratuita pubblicità a sostegno della partecipazione al voto referendario", continua la nota, "ricordando a lui e a tutti quelli come lui che quelle bandiere sono esposte nel campo preminente della libertà di pensiero individuale".

    Più informazioni su

    Commenti

    L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.