Villa Carcina, presidio di Fratelli d’Italia per i 106 lavoratori licenziati dalla Timken

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(red.) Fratelli d’Italia Brescia informa con una nota di aver organizzato un presidio a Villa Carcina in sostegno dei 106 lavoratori licenziati dall’azienda Timken. “Con questa scelta sono state messa in difficoltà famiglie, territorio e mercato locale”, dice il coordinatore cittadino Paolo Inselvini. “La modalità con cui si è operato il licenziamento collettivo di questi dipendenti è inaccettabile: non è stato aperto nessun tavolo di confronto ne cercato un compromesso. Noi non siamo contrari al fatto che società estere entrino nel nostro mercato ma le regole devono essere chiare affinché non si verifichino questo tipo di situazioni. Il nostro Stato non ha una linea chiara su questo tema e di conseguenza il globalismo danneggia il nostro paese”.

“E’ folle pensare che un’azienda con 106 dipendenti pensi di punto in bianco di andarsene”, aggiunge Amedeo Ghidini, responsabile di zona della Valtrompia. “L’azienda in questione doveva agire in modo differente: preparare un piano di qualche anno dove l’azienda dava il tempo al mercato e alle aziende della Valle di riassorbire i dipendenti in esubero senza creare un danno evidente che riguarda 106 famiglie.
“Questa mattina mi sono reso conto della preoccupazione che devo riportare all’attenzione dei tavoli nazionali”, conclude il senatore Giampiero Maffoni. “Stiamo parlando di aziende che chiudono per delocalizzare e di conseguenza l’Italia deve domandarsi se sia in grado di accogliere nel proprio mercato queste multinazionali. Mi sono impegnato con il sindaco a portare un’interrogazione in commissione Lavoro fondata su i dati che la stessa amministrazione e le rappresentanze sindacali mi forniranno”.

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