Processo Bozzoli, in aula le testimonianze degli ex dipendenti

In tribunale letta una particolare intercettazione: "C'è qua la mano di Giacomo, è lui che gestisce le telecamere".

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(red.) Nella giornata di ieri, mercoledì 26 maggio, in tribunale a Brescia si è tenuta una nuova udienza nell’ambito del processo per la scomparsa – per l’accusa si tratta di morte – dell’imprenditore di Marcheno Mario Bozzoli, sparito l’8 ottobre del 2015 dalla fonderia. Quella di ieri è stata un’udienza dedicata ai dipendenti della fabbrica, ma chiaramente è emersa la poca voglia di parlare e il fatto che molti non ricordassero esattamente cosa era successo, anche perché alcuni di loro avevano terminato la giornata di lavoro prima dell’accaduto.

L’unico elemento di un certo interesse è un’intercettazione in cui si sentono due addetti parlare tra loro e con uno che dice all’altro “c’è qua una mano di Giacomo, basta. Perché lui le gestisce, lui guarda le telecamere“. Ovviamente il riferimento è proprio agli “occhi elettronici” che il giorno della sparizione dell’imprenditore sarebbero state spostate. Il processo è stato poi aggiornato al 3 giugno quando si continueranno a sentire i dipendenti e si cercherà di approfondire quella particolare intercettazione.

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