Gardone VT, pranzo con uccelli protetti nella sede della Comunità Montana

Scoppia un caso nell'ente intercomunale della Valtrompia dopo che i carabinieri hanno interrotto un appuntamento conviviale con una ventina di dipendenti. Nel menu fauna protetta.

(red.)  Trovarsi a pranzo in gruppo non è consentito in questi tempi di pandemia, e l’evento non può essere organizzato in un edificio pubblico come la sede di una Comunità montana. Ancora peggio se nel menu ci sono una cinquantina di uccelli dal becco fine, protetti e vietatissimi, preparati in padella.
I carabinieri del gruppo forestale avranno avuto molti verbali da redigere dopo aver sorpreso nei giorni scorsi a Gardone, nella sede della Comunità montana della Valtrompia, due dozzine di impiegati e dirigenti dell’ente seduti a tavola per consumare i volatili forniti probabilmente da qualche cacciatore appartenente all’allegra comitiva. Bresciaoggi, nel raccontare la gustosa vicenda, scrive che al banchetto non era prevista la presenza di politici.
Il fatto è gravissimo perché si tratta di dipendenti di un ente pubblico (tra cui un paio di dirigenti), ma anche per il luogo, la Casa dei Comuni. E per l’occasione: la pandemia che con le sue disposizioni sanitarie vieta le riunioni conviviali e tiene chiusi migliaia di ristoranti. Infine, naturalmente, anche per quello che c’era nel piatto: fauna protetta. Gli inquirenti dovranno attribuire le responsabilità, distinguendo tra gli organizzatori del pranzo e i commensali. Ma tutti finiranno nei guai.
Tanto per cominciare i presenti saranno  multati per non aver rispettato le prescrizioni sanitarie del Dpcm (anche se la sala usata per il banchetto è grande) e denunciati per aver violato la legge quadro sulla caccia 157 del ’92, che punisce l’abbattimento e l’acquisto di fauna protetta. Si vedrà se ci saranno anche conseguenze per la funzione esercitata dai partecipanti in qualità di dipendenti di un ente sovraccomunale.

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