Denuncia i forestali, a processo il cacciatore

Un 58enne di Tavernole sul Mella, aveva querelato tre carabinieri dopo una perquisizione nel suo capanno di caccia, ma, dopo che la posizione dei militari è stata archiviata, il Gip lo ha rinviato a giudizio per resistenza.

(red.) Aveva denunciato tre forestali che, secondo la sua versione, durante un controllo al capanno di caccia detenuto dall’uomo in località Pozzuolo di Alone a Casto, nel bresciano, lo avrebbero malmenato. Denuncia archiviata dalla Procura di Brescia, a cui lo stesso amante delle doppiette si era opposto, facendo ricorso, nei giorni scorsi, sostenuto dai colleghi cacciatori e da una rappresentanza di Fratelli d’Italia, ma ora, a finire alla sbarra sarà proprio lui.
Il Gip Carlo Bianchetti, dopo avere visionato il filmato registrato dalle telecamere di sicurezza poste nel capanno di A.G., 58enne di Tavernole sul Mella, ha rilevato che non  la perquisizione, avvenuta il 18 ottobre scorso, era stata eseguita “legittimamente”, senza azioni di forza da parte dei forestali e concludendo che e che il fatto che il comportamento del cacciatore era finalizzato ad evitare che i carabinieri non trovassero le gabbiette con i richiami vivi illegalmente detenuti dall’uomo.
Il 58enne deve rispondere di resistenza a pubblico ufficiale.

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