Monossido, tre famiglie intossicate a Vobarno, Ghedi e San Gervasio

Tutti portati in ospedale, nessuno è in condizioni gravi. Cause indotte dai bracieri accesi e un guasto al camino.

(red.) Nella tarda serata di sabato 5 dicembre, a diverse latitudini, tre famiglie bresciane sono finite in ospedale a causa dell’intossicazione da monossido di carbonio. I tre episodi sono avvenuti a Vobarno, Ghedi e San Gervasio Bresciano, ma per fortuna nessuno è in gravi condizioni. A Vobarno, in Valsabbia, tutto sarebbe partito nel momento in cui all’interno dell’abitazione è stato portato il braciere per riscaldare i locali in questo periodo di primo freddo. Ma a un certo punto una madre e la bambina più piccola hanno accusato i primi sintomi.

In qualche modo si è riusciti ad allertare i soccorsi facendo intervenire in via Di Vittorio le ambulanze. Con un rilevatore è stata accertata la presenza del monossido di carbonio, così i vigili del fuoco si sono occupati della messa in sicurezza. E oltre alla madre e alla figlia più piccola, nell’abitazione c’erano gli altri due bambini di 8 e 12 anni. La donna è stata condotta alla clinica Città di Brescia e i tre figli al Pediatrico dell’ospedale Civile. Nessun sintomo, invece, per il padre.

Situazione simile anche a Ghedi, nella bassa bresciana, dove sempre sabato sera 5 dicembre in via Combattenti tre adulti e un bambino hanno accusato i sintomi tipici dell’intossicazione. Tutta colpa del camino che era stato lasciato acceso. Di conseguenza, alcuni sono stati portati alla Poliambulanza e altri all’ospedale Civile di Brescia. Sul luogo sono giunti anche i vigili del fuoco e i carabinieri di Ghedi per la messa in sicurezza e la ricostruzione di quanto accaduto.

Infine, a San Gervasio Bresciano una madre e due figli hanno accusato i sintomi dell’intossicazione nel momento in cui si stavano scaldando in salotto con un braciere. Le prime avvisaglie dei malesseri hanno portato ai soccorsi e ai ricoveri in ospedale, prima delle dimissioni.

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