Serle, richiami vivi con anelli falsi: due cacciatori denunciati
Sabato mattina due capannisti sono finiti nei guai. Uno di loro si era già visto anche portare via la licenza.
Più informazioni su
(red.) Sabato scorso 17 ottobre sono proseguiti i consueti controlli da parte dei forestali per verificare che gli appassionati di caccia praticassero l’attività nel rispetto delle regole. Così facendo, con il coordinamento della Polizia provinciale di Brescia, i carabinieri forestali di Gavardo e in seguito alle guardie volontarie di Legambiente, Arci Caccia e La, hanno notato qualcosa che non andava.
Nei guai a Serle, in Valsabbia, nel bresciano, sono finiti due capannisti che condividevano la loro struttura tra i richiami vivi. Uccelli che, con gli anelli di identificazione contraffatti, sono stati sequestrati. Per quanto riguarda i cacciatori, sono stati denunciati per contraffazione di sigilli, mentre uno di loro, che si era visto portare via la licenza dopo aver usato delle trappole in passato, ha incassato una denuncia anche per furto venatorio.
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.