Prevalle, sequestrata azienda di trattamento dei rifiuti

Da Trento i carabinieri hanno raggiunto la Valsabbia. Invece di trattare i rifiuti, venivano tritati con del terreno.

(red.) Nelle ore precedenti a venerdì 6 marzo un capannone di Prevalle, in Valsabbia, nel bresciano, si è visto porre i sigilli da parte dei carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Trento nell’ambito di un’inchiesta per lo smaltimento illecito di rifiuti. E infatti si è scoperto che quell’impianto, legato a una filiera operativa a Trento, non svolgeva il lavoro di bonifica e trattamento dei rifiuti che gli venivano inviati.

In pratica, secondo l’accusa, quei materiali sarebbero stati solo tritati e mischiati con del terreno per poi piazzare quel materiale sotto l’asfalto delle strade. A Prevalle è scattato quindi il sequestro dell’edificio, degli attrezzi e anche del terreno “parcheggiato” all’esterno. Questo fa parte di un’operazione nei confronti di un’azienda che lavora in provincia di Trento e nel mirino per un traffico illecito di rifiuti con amianto.

Sembra che il materiale finale in uscita dalla sede di Prevalle e che doveva essere rivitalizzato e inertizzato, manteneva il suo potenziale per poi finire anche nel campo dell’edilizia e per coprire le discariche. I carabinieri che si sono mossi e le Ats trentine hanno scoperto anche la difficoltà nel tracciare quel materiale e la rivendita sul mercato senza essere lavorato. I responsabili dell’impianto di Prevalle sono in attesa di capire la loro posizione dalla Direzione distrettuale antimafia di Trento.

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