Adamello, si stacca e precipita un lembo del ghiacciaio

Cade a valle un seracco con terriccio, acqua e limo. Preoccupazione a Sonico in Valcamonica dopo che hanno suonato le sirene d'allarme posizionate per segnalare un flusso anomalo di materiali in Val Rabbia.

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Sonico. Le cronache raccontano che nella notte tra giovedì e venerdì le sirene d’allarme dei sistemi Spider che tengono monitorata la Val Rabbia abbiano suonato, preoccupando la popolazione e gli amministratori. Cos’era successo?
Il caldo anomalo di quest’estate ha indebolito il ghiacciaio dell’Adamello, dalle cui pendici in Val Gallinera si è staccato un grosso seracco che ha fatto precipitare a valle un misto di ghiaccio e terriccio, il cosiddetto permafrost che viene tenuto insieme dal gelo, insieme con fanghiglia, limo e acque scure. Il principio, per fortuna in misura molto più ridotta, è lo stesso che ha provocato la tragedia della Marmolada qualche settimana fa.
I materiali sono finiti nel torrente Rabbia. Il primo ad accorgersene pare sia stato il gestore di Malga Stain che ha sentito rumori molto forti e visto dal rifugio una nuvola fitta alzarsi dalla costa del ghiacciaio. Il flusso di materiale in eccesso ha poi fatto scattare le sirene d’allarme.
Non è successo altro, perché l’alveo del torrente – che non si è ostruito – è riuscito a contenere la colata facendola arrivare fino al paese senza provocare danni. Ora la preoccupazione è provocata dai temporali delle prossime ore, che potrebbero aggravare la situazione, ma la vigilanza è assidua e i controlli sulla montagna stringenti.

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