“Sentiero Giusto”, il Comune di Temù risponde alle critiche

"Turismo accessibile? Un'opportunità. Rilievi utili per migliorare l'obbiettivo che è quello di permettere a tutte le persone di accedere alla montagna".

Temù. Il Comune bresciano di Temù replica alla lettera dei coniugi Roberto Bortolotti e Mara Salera di Coniolo di Orzinuovi (Brescia) ospitata da QuiBrescia.it lo scorso 17 luglio in cui i due sposi, entrambi affetti da disabilità motoria, raccontavano la propria esperienza sul “Sentiero Giusto”, realizzato in Val d’Avio per le persone portatrici di handicap.
Un percorso che, presentato come accessibile “per tutti”, aveva, nell’esperienza di Roberto e Mara, riscontrato invece non poche criticità.
In una lettera, l’amministrazione camuna ha voluto replicare ai disagi rilevati dai due escursionisti con un intervento che pubblichiamo integralmente.

«Il Comune di Temù il 25 giugno ha inaugurato il primo sentiero accessibile grazie anche al sostegno dei Rotary Club del Gruppo Brixia e su proposta di Sentieri Accessibili, la start up innovativa a vocazione sociale che opera in Valle Camonica con l’obiettivo di sviluppare un turismo più accessibile in montagna.
Riteniamo sia stato fatto un primo passo importante nel riconoscere che il turismo accessibile possa essere un’opportunità, un valore sociale ed anche un valore economico da perseguire attraverso il sostegno degli Enti pubblici, privati, associazioni, cooperative sociali e degli stessi fruitori».
«Promuovere e realizzare accessibilità in montagna è un obiettivo quasi impossibile, ma stimolante e molto ambizioso. Ci siamo dunque attivati in tal senso, incentivati anche dall’evoluzione di ausili pensati per l’outdoor che facilitano notevolmente l’accesso anche a percorsi che fino a ieri era impensabile praticare.
Il sentiero della Val D’Avio è il primo, ma attraverso l’esperienza e le informazioni che riceveremo dai fruitori potremo ampliare e perfezionare l’offerta».
«Abbiamo già ricevuto l’apprezzamento di molte persone che hanno provato questo percorso e non ci sottraiamo di certo alle segnalazioni sulle criticità che sono il motore dell’innovazione, soprattutto aiutano a perseguire gli obiettivi.
Il percorso che abbiamo pensato è una nuova sfida per favorire il turismo accessibile in un contesto naturale, in modo sostenibile e senza stravolgimenti che non sarebbero accettabili, ci troviamo all’interno di parchi naturalistici dove l’accessibilità è già di per sé limitata. Asfaltare o piastrellare un sentiero di montagna, come proposto dagli autori della lettera, certo risolverebbe la scorrevolezza, ma oltre a non essere ammesso non va nella direzione corretta, ci sono altri percorsi già disponibili, come ad esempio le piste ciclabili percorribili anche con le carrozzine presenti sul nostro territorio».

«Per quanto riguarda alcune difficoltà, dunque, è necessario precisare che in montagna è plausibile che tra salite, prati e sterrati sia spesso necessario utilizzare ausili idonei per il tour outdoor, mentre le pendenze possono essere anche superiori all’8% perché non si tratta di un accesso ad un edificio o un museo secondo norme di legge acquisite, ma di un’escursione con caratteri sportivi che implicano un’azione e uno sforzo in particolare se affrontati in autonomia. Per questo valutare un percorso, un sentiero, ma anche un edificio di culto o una struttura turistico ricettiva dal punto di vista dell’accessibilità non può che prescindere da una valutazione oggettiva anziché soggettiva.
Il sentiero è stato pensato e provato da persone con disabilità in carrozzina attraverso la collaborazione di diverse realtà del Terzo Settore che collaborano per il perseguimento delle medesime finalità».

«Sappiamo che le difficoltà variano a seconda dell’ausilio utilizzato, del grado di disabilità, dell’età o dell’allenamento dell’utente. Proprio per questo è molto importante fornire informazioni corrette, il percorso è già stato mappato con un’applicazione che sfrutta il collegamento GPS oltre a immagini e descrizioni che permettono ai fruitori di visionare i luoghi prima di accedervi.
La Proloco condividerà a breve queste informazioni sul proprio sito che attualmente sono visibili sulla pagina www.sentieriaccessibili.it.
Rispondiamo anche in merito alla ghiaia che non ha facilitato il grip durante l’escursione, si tratta di fatto di una necessità dettata dall’urgenza di tappare alcune buche causate da intense piogge a fine maggio».

«Ringraziamo per la segnalazione ricevuta e di cui avevamo avuto riscontro durante l’inaugurazione, stiamo pensando di porre rimedio con soluzioni che possano essere più efficaci e durature nel tempo.
Infine, per facilitare la fruizione del sentiero al maggior numero di persone è stata messa a disposizione una carrozzina con propulsione elettrica e speriamo in futuro di riuscire ad acquistarne altre. Oggi esistono ausili pensati per escursioni nella natura e sono allestite con ruote tassellate, è possibile anche aggiungere una ruota anteriore oppure una propulsione elettrica tipo e-bike, le batterie sono più potenti rispetto ai precedenti modelli che erano idonei a percorsi lineari».

«Recentemente abbiamo provato un nuovo modello a trazione integrale che migliora notevolmente la stabilità e il rischio di slittamento in salita. Un’evoluzione che può fare la differenza, ma i costi per questi strumenti speciali sono molto elevati e risultano spesso inaccessibili sia per i piccoli Enti locali sia per le persone con disabilità. L’accessibilità su sentieri di montagna è certamente una sfida ardita e assolutamente nuova, il Comune di Temù e più in generale l’Alta Valle Camonica in sinergia con altri partner ha deciso di muovere i primi passi, per farlo bisogna generare interesse, sensibilizzazione e cultura al fine di reperire risorse: viene spesso più facile pensare di lasciar perdere, troppo complicato e oneroso rendere accessibile la montagna, ma noi ci crediamo».

«Ci auguriamo di perfezionare sempre di più i nostri risultati con la consapevolezza che sia “La strada Giusta” e nella direzione di tutti, questo è il senso del nome che si è voluto dare alla prima realizzazione. Forse il termine “per tutti” può sembrare eccessivo, se così fosse, ci scusiamo, ma il nostro intento è quello di includere qualsiasi persona: normodotata o con difficoltà fisica, sensoriale e intellettiva, mamme con bambini o anziani, persone con difficoltà motorie, ma soprattutto persone, in questo senso intendiamo il turismo accessibile per tutti e vedremo fin dove potremo davvero arrivare.
Siamo lieti di ricevere le istanze degli utenti affinché si generi sempre più interesse, dialogo, collaborazione, azione e partecipazione attiva per raggiungere le ambiziose finalità, siamo altresì lieti di incontrare e raccogliere considerazioni da ogni persona che abbia suggerimenti per ampliare sempre più offerte e servizi».

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