Coronavirus in Valcamonica, a Bienno il sindaco muove la Polizia locale

Il primo cittadino Maugeri, dopo alcune segnalazioni, vuole verificare che tutti i positivi e contatti stretti siano a casa.

(red.) Il territorio della Valcamonica, nel bresciano, è quello che in queste settimane di metà aprile resta sotto sorveglianza per l’aumento dei nuovi casi positivi al contagio da nuovo coronavirus. Tanto che, come riporta il Giornale di Brescia, Bienno è stato addirittura il primo paese in tutta la provincia per l’incidenza dei nuovi casi. Per questo motivo il sindaco Massimo Maugeri, anche sulla base di alcune segnalazioni ricevute di movimenti non giustificati, ha deciso di usare la mano pesante.

Un agente della Polizia locale raggiungerà le varie abitazioni dove i positivi e i contatti stretti devono restare a casa. In caso di mancato rispetto, sono pronte sanzioni dai 400 ai 3 mila euro. Questo, perché nel piccolo paese camuno ci sono 70 positivi da contatti stretti, otto ricoverati negli ospedali e purtroppo anche qualche deceduto.

Senza dimenticare la situazione che poi si riflette a livello scolastico, tanto che una classe dell’elementare è in quarantena a causa di uno studente positivo. E proprio il settore scolastico in Valcamonica resta sotto sorveglianza anche ad Artogne dove una classe elementare è in quarantena, così come un asilo a Borno e una classe delle scuole medie a Malonno.

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