Brescia, uccise con una roncola il coinquilino: chiesti 10 anni

Ieri l'udienza preliminare a carico di Bettino Puritani. Il pronunciamento della sentenza sarà il 3 marzo.

(red.) Ieri, mercoledì 24 febbraio, in tribunale a Brescia si è svolta l’udienza preliminare nell’ambito di un processo che vede alla sbarra Bettino Puritani, accusato del delitto di Vincenzo Arrigo. Omicidio che si era consumato nella notte tra l’1 e il 2 giugno del 2020 all’interno dell’abitazione che condividevano nel degrado più assoluto a Esine, in Valcamonica. L’imputato ha chiesto e ottenuto di essere giudicato con il rito abbreviato e per lui l’accusa ha chiesto dieci anni di reclusione per omicidio volontario.

Al contrario, il legale dell’imputato 53enne ha chiesto che il proprio assistito venisse giudicato per eccesso colposo di legittima difesa o al massimo di omicidio preterintenzionale. Come era stato ricostruito quel giorno, la vittima avrebbe preso in mano una roncola con l’intento di colpire il coinquilino, ma quest’ultimo lo avrebbe disarmato per poi ucciderlo con la stessa arma.

E i rilievi successivi avrebbero dimostrato che quei colpi non sarebbero stati mortali se non fosse che il corpo di Arrigo si era infragilito da tempo. Il processo è stato aggiornato al 3 marzo per la sentenza.

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