Breno, uccise strangolando la madre. Perizia: era incapace

Nel settembre 2020 Vincenzo Capano uccise la madre Francesca Mesiano. I due vivevano in condizioni fragili.

(red.) Era la sera del 10 settembre 2020 quando il 25enne Vincenzo Capano aveva ucciso, strangolando, la madre 53enne Francesca Mesiano nell’abitazione di Breno, in Valcamonica, nel bresciano. Per quel delitto, che il giovane non ha mai spiegato, è finito in carcere a Canton Mombello a Brescia. Ieri, mercoledì 3 febbraio, in tribunale si è svolto l’incidente probatorio nell’ambito delle indagini di quell’omicidio e durante il quale il perito incaricato dal giudice ha presentato i risultati di una relazione.

L’esito ha visto l’uomo incapace di intendere e volere al momento dell’omicidio. E a questo punto il giovane resta in carcere in attesa di essere condotto in una struttura dedicata come può essere un Rems. Madre e figlio erano noti nella comunità brenese per essere in difficoltà e ai limiti della sopravvivenza, tanto da vivere solo con la pensione di 500 euro della madre.

E quella sera nella testa del giovane era scattato qualcosa che lo aveva portato all’omicidio e a vegliare il corpo della madre prima di presentarsi alla caserma dei carabinieri. Da quel momento erano scattate le indagini portando all’arresto. Vista la situazione di fragilità del 25enne, la procura dovrà valutare come muoversi e non è escluso che decida di non rinviarlo a processo.

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