Travolto e ucciso dalla Croce di Job, sconti di pena in appello

Ieri la sentenza per due imputati (un altro è deceduto) che avevano impugnato il pronunciamento di primo grado.

(red.) Nella giornata di ieri, venerdì 13 novembre, la Corte d’appello di Brescia è stata chiamata a pronunciarsi nell’ambito del processo di secondo grado per la tragedia avvenuta il 24 aprile del 2014 a Cevo, in Valcamonica. Quel giorno il 21enne Marco Gusmini, in gita con una comitiva da Lovere, venne travolto e ucciso dalla Croce di Job.

Nel primo grado il processo in dibattimento si era concluso con quattro condanne e un’assoluzione, mentre in appello sono arrivati due ricorsi, anche perché nel frattempo uno degli imputati è deceduto facendo scattare l’estinzione del reato. Alla sbarra sono rimasti Marco Maffessoli presidente dell’associazione culturale Croce del Papa e anche Lino Balotti.

Il primo, già condannato a due anni, si è visto uno sconto di pena e ha incassato un anno e quattro mesi. L’altro imputato si è visto calare la pena da 9 a 7 mesi. Gli inquirenti avevano fatto accertare che il cedimento della croce era dovuto alla scarsa manutenzione all’opera donata a Papa Giovanni Paolo II in occasione della visita del pontefice a Brescia.

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