Coronavirus, ospedale di Esine solo Covid in aiuto di Milano, Monza e Varese

La struttura in supporto dei pazienti dalla Lombardia occidentale. Un laboratorio fino a 400 tamponi al giorno.

(red.) In occasione della prima ondata di Covid-19 la scorsa primavera e che aveva visto la Lombardia, in particolare il territorio compreso tra Brescia e Bergamo, più colpito in assoluto a livello nazionale, diverse strutture sanitarie lombarde avevano messo a disposizione i propri posti letto. Ora, con questa seconda ondata tra ottobre e novembre, le aree più colpite sono quelle occidentali tra il milanese, la Brianza e il varesotto. E di conseguenza il territorio bresciano si arma per garantire la maggiore assistenza sanitaria possibile a chi proviene da quelle province.

Per questo motivo ieri, martedì 10 novembre, la direzione sanitaria dell’Asst in Valcamonica ha annunciato che l’ospedale di Esine, punto di riferimento Covid in valle, sarà proprio ed esclusivamente un presidio dedicato ai pazienti contagiati. Per questo motivo saranno ampliati i posti letto per acuti e subacuti e anche per le terapie intensive. D’altro canto, saranno via via sospesi i ricoveri programmati e anche gli interventi chirurgici non urgenti. I posti letto che non saranno convertiti saranno destinati ai pazienti non affetti da Covid e in vista, se necessario, di essere ricoverati in altre strutture individuate dalla Regione.

Compreso quello di Edolo che al momento resta una struttura per i pazienti non Covid. Per quanto riguarda Esine, oltre alla nuova organizzazione, inizierà anche il monitoraggio domiciliare per i pazienti usciti dall’ospedale e dal pronto soccorso. E sempre nel paese camuno è stato anche attivato un laboratorio di analisi dei tamponi in grado di arrivare fino a 400 al giorno, insieme a Edolo dove partirà un’attività simile grazie anche all’arrivo di alcune unità dell’Esercito.

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