Coronavirus in Valcamonica, positiva sindaca di Saviore. Un altro caso a scuola

La prima cittadina di Saviore ha scritto ai concittadini. In quarantena una classe elementare di Artogne.

(red.) Il bollettino quotidiano diffuso dalla Regione Lombardia anche ieri, domenica 1 novembre, sul fronte della pandemia da Covid-19 non lascia spazio a dubbi o interpretazioni nemmeno dal punto di vista bresciano. Nelle ultime 24 ore, come ormai è tendenza da qualche giorno, Brescia città ha registrato un altro centinaio di casi positivi rispetto ai 463 segnalati in tutta la provincia. E anche questo numero, che lo porta vicino al periodo della scorsa primavera, si sta mantenendo purtroppo costante da qualche giorno, in linea con la continua impennata dei contagi in Lombardia.

Numeri che però fanno fronte, per fortuna, a un numero di ricoverati non paragonabile a quei periodi drammatici di marzo e aprile e a un numero di tamponi decisamente più alto rispetto a quello stesso scenario. In questo senso, oltre al territorio di competenza dell’Ats di Brescia, anche in Valcamonica, dove opera l’Ats della Montagna, si sta respirando una certa preoccupazione. Non ci sono elementi che fanno parlare di un allarme, ma all’ospedale di Esine, punto di riferimento per i pazient Covid, sta aumentando la pressione sulla terapia intensiva nei quattro posti letto occupati e che potrebbero aumentare fino a 12 o 15.

Intanto, sempre in Valle, a Saviore dell’Adamello è risultata positiva anche la sindaca Serena Morgani, di 31 anni, che ha scritto ai propri concittadini dicendo di avere sintomo e di trovarsi in isolamento e invitandoli a prestare attenzione alle regole. Infine, il virus sta colpendo, seppur in tono minore, anche a livello scolastico. Dopo una serie di casi emersi tra Darfo e Breno, anche una classe dell’elementare di Artogne è stata posta in isolamento per l’emersione di un caso positivo.

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