Truffa sui contributi Ue all’agricoltura, sette vanno a processo

Anche l'ex sindaco di Cimbergo alla sbarra. Durante la sua gestione avrebbe permesso ai privati di fare il raggiro.

(red.) Nella giornata di ieri, lunedì 19 ottobre, in tribunale a Bergamo si è chiusa l’udienza preliminare portando al rinvio a giudizio di sette persone nell’ambito di una presunta truffa ai danni dell’Unione Europea sui contributi agricoli. Alcuni di loro andranno a dibattimento e altri hanno scelto il rito abbreviato. Ci sono anche due bresciani coinvolti, tra cui l’ex sindaco di Cimbergo Gianbettino Polonioli e l’assessore all’Agricoltura Pierdanilo Riccardi entrambi accusati di abuso d’ufficio.

E alla sbarra finirà anche un agrotecnico milanese. L’inchiesta era stata condotta dalla procura di Bergamo per circa 500 mila euro di contributi erogati dall’Europa, attraverso la Regione Lombardia, sul fronte dell’agricoltura tra le montagne. Secondo l’accusa, le istituzioni pubbliche avrebbero permesso di rendere pascolabili quei terreni che in realtà i carabinieri forestali in seguito hanno scoperto essere inaccessibili.

In seguito venivano affittati a varie aziende a prezzi fuori di mercato e con l’intento di usare giovani come prestanome per incassare i contributi maggiorati all’agricoltura. I militari avevano anche scoperto che le imprese agricole si trovavano in realtà in provincia di Bergamo e Cremona, ma gli accusati avevano indicato come riferimento quelle aperte in Valcamonica.

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