Breno, minacce e richieste di denaro al padre. Finisce in carcere

Un 25enne, nonostante il divieto di avvicinamento dello scorso maggio, continuava a prendere di mira il padre.

(red.) Nei giorni precedenti a martedì 1 settembre un ragazzo di 25 anni, disoccupato e tossicodipendente, residente a Breno, in Valcamonica, nel bresciano, è stato arrestato e condotto nel carcere di Canton Mombello a Brescia. Per lui le porte della cella si sono aperte nel momento in cui, nonostante il divieto di avvicinamento, è stato scoperto mettere di nuovo le mani addosso al padre 58enne. Una violenza continua, quella del figlio nei confronti del padre vedovo e malato, maturata per le incessanti richieste di denaro con cui acquistare la droga.

L’intera vicenda era partita lo scorso maggio quando proprio il padre, oggetto delle angherie del 25enne, aveva chiesto l’intervento dei carabinieri. E i militari si erano mossi applicando il Codice Rosso e incassando dalla procura di Brescia e dal giudice delle indagini preliminari il divieto di avvicinamento. Ma nulla è servito, perché il giovane più volte ha raggiunto il padre durante questo periodo e sempre per chiedere denaro.

I carabinieri immaginavano che il 25enne non avrebbe rispettato la misura restrittiva e quando hanno saputo che il 58enne continuava a ricevere quelle visite e minacce, hanno chiesto e ottenuto dal giudice una misura ancora più restrittiva. E per il giovane, con precedenti per droga, si sono aperte le porte del carcere per maltrattamenti ed estorsione.

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