Cividate Camuno, operaio 50enne muore colpito da un tronco al petto foto

Gabriel Vasile Popa è stato dichiarato morto all'arrivo all'ospedale di Esine. Ieri mattina il tragico infortunio.

(red.) Ieri mattina, domenica 23 febbraio, un operaio rumeno di 50 anni, residente da circa dodici anni con la moglie e un figlio a Esine, in Valcamonica, nel bresciano, è rimasto vittima di un tragico infortunio sul lavoro. Intorno alle 8,30 l’addetto stava lavorando a un tornio all’interno dell’azienda Arrighini, nella zona industriale di Cividate Camuno. A un certo punto, per cause da chiarire, un grosso tronco sul quale stava operando al macchinario, si sarebbe staccato dalla sua base e come un proiettile ad alta velocità ha colpito al petto lo sfortunato operaio.

L’uomo, Gabriel Vasile Popa, è rimasto tramortito e subito i colleghi e il resto del personale hanno verificato che qualcosa non andava. Quindi, hanno subito allertato i soccorsi al 112 ma pare che abbiano faticato a prendere la linea a causa dei numerosi contatti attivati da chi chiedeva informazioni sul Coronavirus. In ogni caso, da via Borgo Olcese l’operaio sarebbe stato trasportato con un’auto verso il pronto soccorso dell’ospedale di Esine. Nel frattempo alla fabbrica erano giunte un’ambulanza e le forze dell’ordine, accertando però che in quel momento non c’era alcun ferito.

L’attenzione si è quindi spostata sull’ospedale camuno dove nel frattempo i medici non hanno potuto fare altro che constatare la morte dell’operaio 50enne. Ora la dinamica dell’infortunio sarà al vaglio dei carabinieri della compagnia di Breno e dei tecnici dell’Ats della Montagna. La salma dell’uomo è stata ricomposta nella camera mortuaria dell’ospedale di Esine e in attesa che l’autorità giudiziaria possa disporre l’autopsia.

Nello stesso momento, i militari hanno sequestrato il capannone e cercheranno nuovi elementi anche attraverso le testimonianze dei colleghi. Ma ora ci sono la moglie e il figlio 22enne studente di Ingegneria, che il giorno precedente aveva compiuto gli anni, a piangere il congiunto. Nella zona industriale di Cividate Camuno si era già verificato un infortunio mortale nell’agosto del 2014 ai danni di un 47enne ghanese e nel 2008 era persino avvenuto un omicidio in un’azienda e a colpi di spranga per un litigio.

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