Berzo Demo, rifugio Loa in fiamme. Si cerca di ricostruirlo

Spento solo ieri pomeriggio il rogo divampato lunedì sera. Forse la causa un corto circuito a un elettrodomestico.

(red.) Della struttura non è rimasto praticamente nulla, se non qualche arredo portato in tempo all’esterno e parte della zona portante alla base. Sono state devastanti le conseguenze dell’incendio divampato lunedì sera 6 gennaio al rifugio Loa a Berzo Demo, in Valcamonica, nel bresciano. La struttura, di proprietà del Comune e gestita da un privato attivo nella ristorazione, era stata riqualificata nel 2012 e si presentava come un edificio in legno frequentato spesso dai turisti e dagli allevatori diretti ai loro alpeggi.

Ma di tutto – che aveva richiesto un investimento di centinaia di migliaia di euro – non è rimasto più nulla dopo il rogo spento solo ieri pomeriggio, martedì. Le cause sono ancora da accertare e al vaglio dei carabinieri che oggi, mercoledì 8 gennaio, torneranno in quota a oltre 1.000 metri di altezza per capire cosa possa essere successo. Ma la sensazione potrebbe essere quella di un corto circuito, visto che pare che il gestore quel lunedì pomeriggio, dopo aver avviato la lavatrice, sarebbe sceso verso valle.

A quel punto un guasto all’impianto o a un altro macchinario avrebbe innescato le fiamme. I vigili del fuoco hanno lavorato fino a ieri pomeriggio per domare il rogo, mentre alcuni volontari si sono occupati di portare all’esterno tavoli e sedie che potevano essere salvati. Per fortuna nessuno è rimasto ferito, ma ora in Comune cercheranno di reperire i fondi necessari, tra assicurazione e finanziamenti vari, per ricostruire la struttura che era un punto di riferimento.

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