Frana di Tavernola, Alberti (M5s): “La maggioranza ha scelto di rinviare”

(red.) Sulla Frana di Tavernola Bergamasca sul lago d’Iseo il consigliere regionale della Movimento 5 Stelle DinoAlberi ha emesso un comunicato dopo la bocciatura, da parte del Consiglio Regionale, della mozione urgente: “Movimento franoso Monte Saresano” attraverso la quale i pentastellati chiedevano a Regione Lombardia di impegnarsi a sospendere l’attività estrattiva della cava e del cementificio.
“Nonostante la mia mozione sia stata bocciata, a favore dell’approvazione di un analogo provvedimento della Lega”, si legge, “sono soddisfatto per aver finalmente portato il consiglio regionale a esprimersi su un tema così importante. Seppur più debole e meno vincolante, rispetto a quello presentato dal M5S, il testo della maggioranza rappresenta comunque un primo passo. Questo è un nostro merito e di per sé un qualcosa di positivo”.
“Come Movimento Cinque Stelle”, prosegue Alberti, “riteniamo che fermare l’attività del cementificio, di proprietà di Italsacci spa, sia l’unico elemento sul quale non Regione Lombardia, ma l’uomo, può intervenire per mettere in sicurezza gli abitanti di Tavernola e il Monte Saresano. Ho pertanto chiesto a Regione Lombardia di porre fine all’attività estrattiva, che avviene tramite la deflagrazione di cariche esplosive, per incidere subito a tutela delle persone che vivono sul versante della montagna. Ho chiesto a Regione Lombardia di impegnarsi a mantenere gli impegni già assunti con la Dgr n. XI/5462 e a stanziare eventuali nuove risorse economiche per gli interventi di messa in sicurezza e di farsi carico, presso la Provincia che è l’ente di competenza, di riesaminare le autorizzazioni concesse al cementificio”.
“Contestualmente” continua il comunicato, “ho chiesto di valutare un piano non impattante di riconversione dell’attività del cementificio, al fine di riqualificare l’area e salvaguardare i posti di lavoro. L’aula, bocciando le nostre richieste e approvando quelle della maggioranza ha sostanzialmente scelto di non decidere e rinviare a domani”.

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