Torbiere del Sebino: “Serve il numero chiuso degli accessi”

La proposta dei Verdi-Europa Verde contro il sovraffollamento e l'assenza di controlli all'interno dell'area protetta. L'ente gestore deve avere un bilancio che permetta di organizzare la sorveglianza.

(red.) E’ sotto gli occhi di tutti la situazione di affollamento e di pericoloso degrado di una delle aree più belle ma anche più delicate della nostra provincia, le Torbiere a sud del Lago d’Iseo. “Complice la fine del lockdown e la bella stagione, tante persone hanno preso letteralmente d’assalto le Torbiere nel fine settimana. “Purtroppo questo afflusso incontrollato non è compatibile con il delicato equilibrio ecologico di quest’area, protetta di nome ma non di fatto”, si legge in una nota firmata da Marcello Cordovani, referente area Sebino Franciacorta  di Europa Verde. “A ciò si aggiungono diversi episodi di lavori eseguiti da privati proprietari di terreni all’interno dell’area protetta, senza alcuna comunicazione all’ente gestore. Era imprevedibile? Assolutamente no. Quando la sorveglianza è lasciata a poche guardie ecologiche volontarie, quando la manutenzione è inesistente, quando la cartellonistica è fortemente carente”.

“Il Regolamento di fruizione pubblica emanato dall’ente dispone, fra l’altro, il divieto di introdurre cani o altri animali, il divieto di abbandonare immondizia, fare il bagno, bivaccare o in ogni caso comportarsi in maniera lesiva dell’ecosistema, il divieto di uscire dai sentieri appositamente creati, il divieto di attraversare l’area in bicicletta”, Continua il comunicato dei Verdi-Europa Verde. “Tutto molto bello, in teoria. Se però nessuno fa rispettare questi divieti, tutto questo rimane sulla carta. E’ ormai chiaro che la governance dell’area non funziona, con un ente gestore senza mezzi che non fa altro che produrre inutili relazioni. E’ assolutamente necessario che l’ente gestore sia dotato di un bilancio che sostenga le spese di ‘protezione’ della Riserva”.

“Chiediamo che i 3 comuni, Iseo, Provaglio d’Iseo e Cortefranca, contribuiscano, insieme alla Provincia di Brescia ed alla Comunità Montana Basso Sebino, al bilancio dell’ente con stanziamenti che permettano di istituire una vigilanza costante dell’area, un ripristino della cartellonistica ed una manutenzione corretta”, sostengono i Verdi del Sebino. “E’ preciso dovere delle amministrazioni locali preservare il proprio territorio, anche se questo rientra all’interno di un’area protetta. E’ necessario, tanto più in un’area con un così delicato equilibrio ecologico, intervenire con una decisa azione innanzitutto informativa; in seguito, a fronte di controlli non solo sui visitatori ma anche sui privati proprietari di aree, ogni comportamento contrario alle regole che l’ente ha stabilito dovrà essere sanzionato. Ogni azione da parte di privati proprietari di terreni all’interno della Riserva dovrà essere concordata preventivamente con l’ente gestore”.

“Infine”, conclude la nota, “è ora di prendere delle decisioni impopolari: le Torbiere non possono più sopportare un carico di visitatori così massiccio. E’ necessario limitare l’accesso, per consentire innanzitutto all’area di recuperare il suo naturale equilibrio e, una volta raggiunto questo equilibrio, preservarlo. Chiediamo quindi il numero chiuso degli accessi, secondo le modalità che l’ente gestore riterrà più idonee per raggiungere gli obiettivi di conservazione dell’area”.

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