I Verdi e le Grandi Mani: “Occhi attenti a costi e impatto ambientale”

“Stupisce il pressapochismo con cui è stata presentata la volontà di istallare una nuova opera sul lago d’Iseo da parte del Comune di Sulzano”, scrive in un comunicato il Coordinamento Verdi-europa Verde Brescia. “Questa volta si tratterebbe di ‘Grandi mani’ che sbucano dall’acqua per abbracciare il mondo. Istallazione nota ai veneziani (le mani sbucavano dal Canal Grande senza abbracciare il mondo). Mani definite dalla prestigiosa rivista Artribune “un’opera che facciamo fatica a definire tale” e che i veneziani hanno snobbato”.
“Le ‘grandi mani’ (alte tra i 15 e i 20 metri) reggerebbero un globo su cui sono rappresentati gli oceani e i continenti. Ciascuno di essi caratterizzato da una rigogliosa vegetazione”, prosegue la nota. “Quel mondo che, a parole, i promotori vorrebbero meno sfruttato e violentato, infliggerà al lago d’Iseo un’altra ferita dopo quella patita a causa dalla passerella di Christo”.

I Verdi fanno sapere che questa volta non faranno sconti su due questioni fondamentali. “Nel metodo, la Conferenza dei servizi dovrà essere una cosa seria, non una farsa come quella avvenuta per la passerella di The Floating Piers e la Valutazione d’Impatto ambientale dovrà approfondire tutti gli aspetti. L’altro capitolo relativamente ai costi pubblici sostenuti, andrà attentamente valutato e non rimosso. I costi della costruzione dovranno essere attentamente separati da quelli ‘esterni’ che nell’evento precedente non sono stati calcolati. Pompieri, vigili urbani, forze di polizia, costi sanitari, raccolta e smaltimento rifiuti, blocco della mobilità pubblica e i danni a tutte le attività commerciali ed economiche non connesse al turismo hanno consentito ricavi privati ed enormi costi pubblici”.

“Al lago più inquinato tra quelli alpini, come la Goletta dei laghi di Legambiente dimostra ogni anno”, concludono i Verdi, “bisognerebbe dedicare più cura (depuratori efficienti e scarichi controllati) piuttosto che pensare al suo sfruttamento. Le bellezze del lago andrebbero promosse con maggiore professionalità e rispetto dell’ambiente da parte degli Enti pubblici del Sebino”.

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