Concert Hall, il Pd contrario: “Modo sbagliato di vedere la cultura in Franciacorta”

Secondo i dirigenti franciacortini, la struttura porterebbe esclusivamente a "folle di persone interessate a mega eventi slegati completamente dal nostro territorio".

(red.) Nei mesi scorsi il circolo PD del Sebino e della Franciacorta si è espresso molto energicamente contro il progetto del Concert Hall di Erbusco, chiarendo la propria posizione di contrarietà alla realizzazione di quest’opera, sia sulla base di argomentazioni concrete quali le criticità ambientali, trasportistiche, idrogeologiche e di incoerenza con i princìpi del PTRA dell Franciacorta.

La nuova istanza depositata dal proponente non risolva minimamente le criticità che avevamo ravvisato nel progetto originario. Il nuovo progetto ha il medesimo peso insediativo: l’occupazione di suolo è ancora di ben 35.000 mq, i posti a sedere sono comunque 5900. Continuiamo a credere che  un progetto del genere non sia sostenibile né economicamente né a livello territoriale, ovvero che folle di persone interessate a mega eventi slegati completamente dal nostro territorio, dalle sue caratteristiche e dai suoi bisogni, non siano il giusto target per lo sviluppo del settore culturale e turistico della Franciacorta.
Lo sviluppo del settore culturale e turistico che noi vorremmo per la Franciacorta è un tipo di sviluppo sostenibile, dolce, diffuso e legato alle peculiarità dei borghi e delle contrade Franciacortine. Questo tipo di sviluppo è necessario e fondamentale anche per le ricadute economiche che avrebbe sul territorio, su tutto il territorio

paolo bonardi

Non è inoltre accettabile, sempre secondo il circolo del Pd, l’obiezione secondo cui l’area in questione sia già edificabile:  la destinazione urbanistica dell’area non è agricola ma la capacità edificatoria a oggi autorizzata non consentirebbe di realizzare certamente edifici delle dimensioni e soprattutto dei volumi di quelli prospettati. Rispetto all’impatto idrogeologico, purtroppo ad oggi non è ancora stato pubblicato nessun documento che provi la bontà di questo progetto.
In riferimento al sistema viabilistico chi conosce la zona sa che il cosiddetto comparto “Bonomelli” è molto congestionato. Un aumento di traffico in una zona a dir poco martoriata dal problema, senza che vengano proposti delle migliorie o dei correttivi viabilistici credibili, non è accettabile.
Il principio della riqualificazione territoriale improntato alla minimizzazione del consumo di suolo è una sfida di cui la politica anche locale si deve fare carico, anche a livello sovracomunale, con una pianificazione che non sia guidata dai proprietari delle aree ma dal principio di sostenibilità ambientale ed economica degli interventi.

Così commenta Paolo Bonardi, Segretario del PD Sebino – Franciacorta: “Giovedì 10 dicembre si terrà in Regione Lombardia un incontro voluto dall’Assessore al territorio Foroni con la Provincia di Brescia e con i Sindaci di Terre di Franciacorta. Chiediamo a nome nostro e dei tanti comitati e associazioni che abbiamo incontrato nei mesi scorsi, di opporsi al progetto del Concert Hall. Autorizzare quest’opera sarebbe infine come certificare l’inutilità di uno strumento di grande importanza come il PTRA, vanificando anni di lavoro e di sforzi, con il risultato di rinunciare a un qualunque embrione di pianificazione territoriale.”

Come minoranza abbiamo presentato un’interrogazione per conoscere la posizione dell’Amministrazione Comunale di Rovato sulla realizzazione di quest’opera. Esprimere dissenso rispetto a questa struttura faraonica non vuol significare opporsi alla cultura, anzi siamo da sempre favorevoli a tutti gli interventi che possano sviluppare una sensibilità culturale e aiutare le realtà artistiche. Ciò, però, nel rispetto dell’ambiente e nella direzione in cui si possano valorizzare le peculiarità della nostra terra, la Franciacorta. Infatti, il Concert Hall oltre ad avere un forte impatto ambientale e di viabilità, rischia di pesare non solo sul sistema dei servizi del territorio di Erbusco, ma anche su quello dei comuni limitrofi ed in particolare su quello di Rovato, che già risente fortemente dell’insediamento di tutto il comparto Porte Franche.”  aggiunge Elena Zoppi, consigliere comunale di opposizione a Rovato ed esponente del Partito Democratico.

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