Capriolo, donna cade nella roggia e perde la vita

La vittima è Sara Picotti, operaia di 46 anni che cercava refrigerio con il compagno e i tre figli. Purtroppo non è stato possibile salvarla e il corpo è stato recuperato a Palazzolo.

(red.) Il compagno Renato e i tre figli, che l’hanno vista sparire nella roggia, non si spiegano le origini di una tragedia che ha loro portato via Sara Picotti in un pomeriggio che doveva essere di tranquillità famigliare.
Forse una congestione, oppure un malore di qualche altro genere con conseguente perdita dei sensi  è la causa dell’annegamento della donna, operaia di 46 anni, avvenuto verso le 17 di sabato pomeriggio nella roggia Fusia di Capriolo, una seriola che si trova al termine di via Valle, dove Sara stava cercando refrigerio con tutta la famiglia.
Il compagno e i figli (un ragazzo di 14 anni e due gemelli di 10) l’hanno vista sprofondare nell’acqua e l’uomo ha tentato invano di afferrarla per farla riemergere: il corpo della donna gli è sfuggito ed è stato trasportato dalla corrente fino a Palazzolo, dove è stato recuperato privo di vita.
Il compagno e i ragazzi hanno cercato di seguire il corso d’acqua guidando nelle strade di campagna che costeggiano la roggia, ma purtroppo non c’è più stato modo di raggiungere Sara, che nel frattenmpo era probabilmente già annegata.
Il corpo è stato notato nella roggia Fusia da alcuni palazzolesi che stavano prendendo il sole oltre il ponte dell’autostrada A4 in località Sgraffigna. Due di loro si sono subito tuffati e hanno recuperato la donna tentando inultimente di rianimarla: per Sara Picotti non c’era piu nulla da fare. Subito dopo sono arrivati il compagno e i figli e la scena di dolore è stata straziante.
Carabinieri, Vigili del Fuoco e addetti al primo soccorso medico si sono portati in zona, ma ormai per la donna non c’erano speranze. Il corpo privo di vita è stato trasferito all’ospedale Civile di Brescia dove probabilmente sarà effettuata l’autopsia.

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