Psicosi meningite, vaccini anche per gli studenti e lavoratori

Nel bresciano gli ambulatori straordinari aperti fino a venerdì. Si prevedono di vaccinare fino a 40 mila persone.

(red.) Nelle scuole superiori e anche nelle aziende coinvolgendo gli studenti e i lavoratori. Sono loro i prossimi destinatari del vaccino contro la meningite di tipo C e come stabilito ieri, martedì 7 gennaio, durante un vertice a Villongo, nella bergamasca, tra l’assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera, le Ats di Brescia e Bergamo e anche i sindaci dei paesi del basso sebino. Nel frattempo, sul fronte bresciano è stato stabilito che gli ambulatori straordinari di Iseo (via Giardini Garibaldi 28), Capriolo (farmacia comunale di piazza del Mercato 3) e Paratico (via Timoni a Lago 44) resteranno aperti fino a venerdì 10 gennaio.

E da oggi, mercoledì 8, saranno coinvolti anche i medici di famiglia e i pediatri dei pazienti residenti in questi tre paesi e per una popolazione totale di circa 14 mila abitanti. Il trattamento vaccinale gratuito sarà anche rivolto, come detto, ai non residenti in questi paesi, ma che lavorano all’interno delle aziende. Senza dimenticare le scuole superiori, come l’istituto “Antonietti” di Iseo, il “Madonna della Neve” di Adro, il “Marzoli” e il “Falcone” di Palazzolo e il “Gigli” di Rovato dove si trovano gli studenti residenti nei paesi che sono a rischio contagio. Di certo, si parte già dalle scuole del Sebino bergamasco e poi si valuterà anche per quelle bresciane.

Questo è stato il tema centrale del vertice di ieri a Villongo prevedendo anche di vaccinare in totale 40 mila persone per assicurare una copertura sanitaria maggiore ed evitare altri rischi. Nel frattempo, i medici di famiglia operativi a Iseo, Paratico e Capriolo potranno attivare le misure nei loro ambulatori in attesa che arrivino altre scorte di vaccini. In ogni caso, gli ambulatori attivati in via straordinaria nella bergamasca resteranno aperti fino al 17 gennaio, ma in caso quel tempo potrebbe anche essere allungato.

Dall’incontro di ieri è emerso che i paesi a rischio di contagio sono Iseo, Capriolo e Paratico nel bresciano, oltre a Grumello, Castelli Calepio, Chiuduno, Bolgare, Telgate, Villongo, Sarnico, Tavernola, Credaro, Gandosso, Foresto Sparso, Adrara San Martino, Adrara San Rocco, Predore, Parzanica, Viadanica e Vigolo in provincia di Bergamo. E per quanto riguarda le aziende che presentano numerosi dipendenti in questi paesi, la Regione e le Ats stanno pianificando di muovere gli stessi medici per provvedere con i vaccini. Oppure possono essere gli stessi operai a rivolgersi agli ambulatori o ancora i medici del lavoro delle stesse aziende a mettersi a disposizione. Intanto in questi giorni sono state vaccinate oltre 7 mila persone, mentre dalle due agenzie di tutela della salute rassicurano sul fatto che non ci sia un’emergenza.

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