Coronavirus a Brescia, altri 12 decessi. Morto il rettore del Valverde di Rezzato

Don Roberto Zappa avrebbe compiuto 74 anni il 18 aprile. Il 14 aprile prima udienza della causa civile vittime Covid.

(red.) Nel pomeriggio di ieri, venerdì 19 marzo, insieme al consueto bollettino quotidiano diffuso dalla Regione Lombardia sul fronte della pandemia da Covid-19 in questo periodo, i report dell’Ats di Brescia e della Valcamonica hanno purtroppo indicato altri 12 decessi, di cui 10 nel territorio bresciano e 2 in Valcamonica. Così la drammatica conta sale a 3.567 nel territorio dell’Ats di viale Duca degli Abruzzi e 274 in valle. Nel frattempo l’incidenza settimanale è calata a 462 casi ogni 100 mila abitanti, anche se ancora da piena zona rossa, sopra i 250 casi ogni 100 mila abitanti.

Per quanto riguarda le vittime registrate ieri, l’età media è di circa 80 anni e si va dai tre decessi di Brescia – un 66enne, un 77enne e una 90enne – a una 81enne di Bagnolo Mella, un 86enne di Bovezzo, una 97enne di Montichiari, un 73enne di Calcinato, un 84enne di Castrezzato, una 77enne di Gardone Valtrompia e un 83enne di Rovato. Sul fronte dei decessi, si segnala purtroppo anche la morte di don Roberto Zappa, rettore da 30 anni del Santuario della Madonna del Verde a Rezzato. Era ricoverato da una settimana a causa del Covid alla Poliambulanza di Brescia e le sue condizioni, complici altre patologie precedenti, si sono aggravate fino al decesso.

Avrebbe compiuto 74 anni il prossimo 18 aprile. La sua salma è stata ricomposta nella camera ardente allestita nell’obitorio dell’ospedale bresciano e domani, domenica 21 marzo, verso Rezzato per una messa alle 16 condotta dal vicario generale monsignore Gaetano Fontana. Lunedì 22 si terrà il funerale alle 10 guidato dal vescovo Pierantonio Tremolada e la sepoltura nel cimitero di Cortine di Nave dove il prelato era nato.

Per quanto riguarda le vittime da Covid, intanto, si terrà il 14 aprile la prima udienza della causa civile intentata dal comitato dei familiari delle vittime contro la Regione Lombardia, il Ministero della Salute e la Presidenza del Consiglio dei Ministri per il boom di deceduti nella prima ondata della pandemia nella primavera del 2020. Sono un centinaio i bresciani che hanno firmato l’esposto e circa trenta famiglie della nostra provincia che purtroppo hanno perso un parente a causa del virus.

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