Coronavirus, chiusi bar, sala giochi e negozi tra Concesio e Rezzato
Sigilli per cinque giorni a due locali in via Europa in Valtrompia. Nell'hinterland interventi ancora maggiori.
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(red.) Stanno proseguendo a grande ritmo i controlli da parte delle forze dell’ordine locali in tutta la provincia di Brescia per verificare il rispetto delle misure anti-contagio da Covid-19. E nelle ore precedenti a mercoledì 21 ottobre non sono mancati i risultati. Oltre a un bar e un ristorante chiusi dalla Polizia di Stato nella zona della stazione ferroviaria a Brescia città su disposizione del questore, altri interventi hanno riguardato la Valtrompia e l’hinterland. In particolare, nella bassa valle due bar in via Europa a Concesio si sono visti chiudere per cinque giorni per il mancato rispetto delle misure. A notificare l’ordine della prefettura di Brescia sono stati i carabinieri della stazione locale.
Quella particolare situazione all’interno dei due locali era emersa nella settimana precedente alla chiusura, quando diversi clienti erano stati notati senza rispettare il distanziamento e nemmeno indossare la mascherina. A questo si aggiunge il fatto che i titolari non avrebbero nemmeno spinto perché le regole venissero rispettate. Di conseguenza ieri pomeriggio, martedì 20, i militari hanno raggiunto i due locali per notificare la chiusura di cinque giorni per ciascuno. Un’altra operazione è stata condotta dalla Polizia locale a Rezzato dove sono state addirittura tre le attività chiuse. Nel mirino è finita una sala giochi di via Mazzini dove le slot machine erano attive nonostante il divieto imposto dall’ultima ordinanza regionale lombarda.
Nei guai anche un altro esercizio commerciale gestito da cinesi dove non erano presenti le dotazioni anti-Covid. Colpito anche un negozio di frutta e verdura di via Kennedy in cui il titolare non indossava la mascherina e non era presente il gel igienizzante per le mani. Ma non solo, perché alle sue dipendenze c’era anche un lavoratore senza un regolare contratto. In tutti i casi, tra Concesio e Rezzato, è scattata la chiusura delle attività per cinque giorni, ma la prefettura potrebbe anche decidere di allungare i tempi. Nel frattempo in provincia di Brescia è arrivato il primo atto pratico sulla possibilità di chiudere piazze e vie a rischio assembramento. Succede a Chiari dove il sindaco Massimo Vizzardi ha disposto la chiusura del parco don Brianza ogni giorno dalle 12 alle 20.
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