Calcinato, “Ultima chiamata per il no all’impianto di A2A”

Appello dei Comitati cittadini ed ambientalisti ai Comuni ed all'ente Provincia ad esprimere un parere negativo prima della Conferenza dei servizi programmata per il 27 gennaio.

(red.) Il 27 gennaio è fissata la Conferenza di Servizi, presso la Provincia di Brescia, per decidere sul progetto di impianto di A2A a Bedizzole, al confine con Calcinato e Lonato, progetto già bocciato nell’ottobre del 2020.
Si tratta di un sito per il trattamento e la gestione dei rifiuti, fortemente contrastato dai residenti.
“A seguito di quella bocciatura, basata sui buchi, le negligenze e l’approssimazione del progetto di A2A”, si legge in una nota del Comitato cittadini di Calcinato, “il colosso bresciano-milanese ripresenta il progetto (con integrazioni), che ricalca la medesima falsariga del precedente (il quale aveva avuto il diniego per la mancanza di studio sugli impatti cumulativi, per i forti impatti odorigeni, per calcoli errati sui venti, per il risanamento ambientale che non è mai stato messo in atto ed altre importanti carenze)”.
“Da allora”, continua il Comitato, “sono cambiati i tecnici della Provincia che esaminano la pratica e ciò, probabilmente, lascia margini di ottimismo ad A2A”.

“E’ utile ricordare in breve le tappe che si sono susseguite in questo progetto”, continua la nota.
“Dopo la ripresentazione a gennaio 2021 del progetto già bocciato, si è svolta una Conferenza di Servizi a maggio 2021 ed è stata aperta una fase di osservazioni pubbliche che si sono concluse a giugno 2021. In questa fase, il Comune di Calcinato aveva trasmesso una relazione tecnica redatta da terzi (Studio Algebra) con una disamina degli impatti cumulativi senza tuttavia pronunciarsi chiaramente”.
“A seguito di numerose osservazioni, la Provincia richiede ad A2A integrazioni al progetto, integrazioni che vengono poi depositate nel novembre 2021.
Vista la mole dell’incartamento prodotto da A2A si è resa necessario un ulteriore avviso al pubblico per le osservazioni. Il 30 dicembre 2021, giunge in Provincia il parere positivo del Comune di Calcinato, il quale incasserà da A2A ben un milione di euro, oltre ad una quota annuale da definire. E’ in questa importante fase che manca invece il no dei grandi assenti, Comune di Calcinato, Comune di Lonato e il parere delle minoranze di Lonato e Bedizzole”.

Il Comitato ricorda che “questi due comuni – o meglio i cittadini che abitano a ridosso dell’area candidata ad ospitare l’impianto se autorizzato -, sarebbero quelli più esposti agli impatti negativi sul territorio e sulla salute. Per questo motivo, Comitati e Associazioni sollecitano le amministrazioni comunali di Calcinato e di Lonato ad esprimere e formalizzare tale parere entro il 21 gennaio 2022 prima della conferenza dei servizi del 27″.
“Constatato che integrazioni e studi prodotti da A2A a seguito della bocciatura della Provincia, non rispondono alle domande fondamentali dei tecnici dell’istituzione e nulla rimediano o chiariscono rispetto alle lacune gravissime e palesi del primo progetto presentato, Associazioni ambientaliste e
Comitati locali si attendono una definitiva e sonora bocciatura da parte dell’Ente decisore”, affermano il Comitato Cittadini di Calcinato, di Ambiente Futuro Lombardia e di Laboratorio Ambiente che definiscono “Inqualificabile l’assenza della politica dei territori”.

“Bedizzole, che pur avendo sempre dichiarato che non avrebbe mai trattato di compensazioni fino alla certezza che l’impianto non arrecasse peggioramenti alla già gravissima situazione ambientale, ha ritenuto, invece, di accettare ed incassare parecchi soldi pur sapendo che l’impianto avrà serie ricadute negative sulla salute dei cittadini di Calcinato e Lonato del Garda”.
“D’altro canto”, è l’affondo del Comitato “il Sindaco di Calcinato, pubblica su social media un’apologia di quanto fatto in passato, non considerando che qualora non ribadito un parere negativo, quanto inviato in precedenza sarebbe carta straccia. Risultano infine ingiustificabili il Sindaco e la politica di Lonato per la totale assenza a tutela dei propri cittadini”.
“Per questo”, è la chiosa, “la scadenza del 21 gennaio 2022 risulta vitale per circa 41.600 cittadini. I Comitati ancora una volta si appellano ad Atse Arpa, Dipartimento di Brescia, affinchè ribadiscano un secco no all’ennesimo impatto di un progetto devastante per il territorio”.

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