Infermieri di famiglia, “ruolo strategico per Asst Garda”

Sono 61 le figure professionali assegnate da Regione Lombardia ad Asst Garda e che avranno il ruolo di prendere in carico i pazienti con fragilità e malattie croniche.

(red.) Il Direttore generale di ASST Garda (Brescia), Mario Alparone, ha incontrato gli Infermieri di Famiglia e di Comunità e dei Servizi Dimissioni Protette, Assistenza Domiciliare Integrata-ADI e Unità di Valutazione MultiDimensionale-UVMD per illustrare i progetti che li vedranno coinvolti nei prossimi mesi e che, dopo una prima fase sperimentale nella quale saranno rivolti ad aree specifiche, potranno essere estesi a tutta ASST Garda.
“Credo molto – ha dichiarato Mario Alparone – nell’attività degli Infermieri di Famiglia e penso che da qui passi il futuro della collaborazione tra ospedale, medici di medicina generale, pediatri di libera scelta e territorio inteso come pazienti e le loro famiglie. Il vostro ruolo è fondamentale per intercettare i bisogni e modulare le risposte da offrire ai nostri cittadini”.

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Le aree di progettualità comprendono la presa in carico di pazienti fragili con patologie croniche quali dializzati, portatori di stomie, pazienti oncoematologici, soggetti con insufficienza respiratoria cronica, con patologie cardiologiche anche dotati di device per il monitoraggio a distanza, minori disabili con attiva la misura B1. È inoltre prevista la presa in carico di pazienti cronico-fragili complessi segnalati dai Medici di Medicina Generale.
Presente anche il Direttore Socio Sanitario Roberta Brenna che ha sottolineato: “il ruolo dell’Infermiere di Famiglia è strategico nella programmazione socio-sanitaria che deve tener conto delle necessità dei pazienti e delle loro esigenze assistenziali espresse sia dagli specialisti
ospedalieri sia dai medici di medicina generale.”
Regione Lombardia ha assegnato ad ASST Garda n. 61 Infermieri di Famiglia e di Comunità, stimati in base alla popolazione totale residente nel territorio di competenza secondo il parametro di 8 unità infermieristiche ogni 50mila abitanti.

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