A Desenzano la “mente” della truffa dei microquadri

Davide Cuccato, 49 anni, residente nella cittadina gardesana, con un complice, ha raggirato circa 200 persone vendendo fantomatici "microquadri" nascosti nelle opere di Leonardo da Vinci.

(red.) “Microquadri” nascosti nelle opere di Leonardo da Vinci il cui valore era indicato da un “contatore on line”, ‘frazioni digitalidi opere di Alina Ciuciu, la pittrice elogiata da Vittorio Sgarbi, e poi “token, blockchain e smart contract”.

Sono alcuni degli ingredienti di una truffa, definita dagli inquirenti che l’hanno smascherata, “complessa e bizzarra” nel campo dell’arte e “delle criptovalute”,

La Procura di Milano e la Guardia di Finanza hanno arrestato due persone accusate di aver congegnato un sistema di raggiri nei confronti di una “vasta platea di clienti”, circa 200 persone: tra questi una signora che ha visto sfumare 125 mila euro e che poi ha sporto denuncia.

La “mente” della truffa risiede nel bresciano: si tratta di Davide Cuccato, 49 anni, originario di Conselve (Padova) ma di casa a Desenzano, il quale si spacciava per avvocato, e di  F. C., 46enne residente a Milano, sedicente consulente finanziario.

Stando all’ordinanza, eseguita dal Nucleo operativo metropolitano della Gdf di Milano, alla donna sarebbe stato “proposto di aderire ad un fondo di investimento che aveva come finalità quella di diffondere una International Web Gallery creando una rappresentazione digitalizzata delle più importanti opere d’arte”. Ogni opera, le veniva spiegato con accattivanti brochure, “sarebbe stata frazionata in singole porzioni di cui chi avesse aderito al fondo sarebbe divenuto proprietario e il titolo di proprietà sarebbe stato costituito per ciascuna frazione da un ‘token’, una sorta di gettone digitale il cui valore sarebbe rapidamente salito nel giro di pochi anni”.

Parte del denaro investito dalla donna, “pari a 24mila euro veniva asseritamente destinato all’acquisto di 12 ‘microquadri nascosti nei quadri di Leonardo da Vinci’, scoperti da un esperto'”, sedicente tale, “mentre 16mila euro sarebbero serviti per acquistare 32 Token Art di quadri della pittrice Alina Ciuciu”- Altri clienti sarebbero stati raggirati con un meccanismo simile alla “catena di Sant’Antonio” e i soldi intascati con le presunte truffe sarebbero finiti in Svizzera e nelle isole della Manica. I due arrestati  sono accusati, oltre che di truffa, di esercizio abusivo dell’intermediazione finanziaria.

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