Gardone, sforbiciata al collo: “Voleva i soldi”

La 41enne ucraina ferita lo scorso 17 agosto a Gardone Riviera dal compagno è apparsa davanti al pm per testimoniare quanto accaduto.

(red.) Prima la lite, poi l’aggressione violenta a colpi di forbici che, per un soffio, non si è trasformata in tragedia. Il motivo? Una richiesta di denaro rifiutata dalla vittima.
Sarebbero questi i contorni del gravissimo episodio di violenza avvenuto a a Gardone Riviera, nel bresciano, lo scorso 17 agosto, nel negozio di pelletteria Marchesi di Corso Repubblica.

La 41enne di origini ucraine ferita con un fendente al collo dal compagno, un 50enne di origini meridionali, contitolare della rivendita di accessori nel pieno centro della cittadine gardesana, ha ricostruito davanti ai magistrati quanto avvenuto lo scorso 17 agosto.

Davanti al pm Marzia Aliatis la donna ha confermato che, all’origine dell’accoltellamento, ci sarebbero stati motivi economici e dissidi che andavano avanti da tempo: la coppia, infatti, tra alti e bassi, portava avanti una relazione che durava da cinque anni.

Di fronte al diniego della compagna a dargli del denaro la furia dell’uomo si è scatenata: avrebbe dunque afferrato un paio di forbici e colpito la donna che, sanguinante, è uscita poi dal negozio chiedendo aiuto in strada.
La vittima è stata poi trasportata in codice rosso al Civile di Brescia dove è stata sottoposta ad un delicato intervento chirurgico (la sforbiciata ha sfiorato la giugulare) ed è rimasta in terapia intensiva ed in coma farmacologico per una settimana, con una prognosi fissata in 40 giorni.

Il suo aggressore, fermato poco dopo sulla strada della caserma dei carabinieri dove forse stava andando a costituirsi, è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio.
Il pubblico ministero ha disposto una perizia.

 

 

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