Depuratore del Garda: nono giorno di presidio alla Prefettura

Ecco in presa diretta la storia della manifestazione ambientalista promossa da cinque associazioni. Tra turni quotidiani, solidarietà, visite di sostenitori, della Digos. E con un mini sciopero della fame.

(red.) Ha compiuto nove giorni di vita il “Presidio 9 agosto salviamo il fiume Chiese”, avviato appunto lunedì 9 agosto 2021 a fianco dell’ingresso principale della Prefettura di Brescia. Si tratta di un presidio attivo giorno e notte 24 ore su 24,  partecipato da molte persone dei vari territori attorno al Chiese. “E’ stato voluto e quindi avviato da cinque entità organizzative”, informa una nota: “La Federazione delle associazioni del Chiese, il Tavolo provinciale Basta Veleni, il Comitato referendario Acqua Pubblica, il Comitato mamme del Chiese, il Comitato Ambiente Territorio Basso Garda” con queste motivazioni.

“Nei primi giorni”, prosegue il comunicato, “hanno portato la loro solidarietà, alcuni facendo anche un turno, in particolare i sindaci di Gavardo, di Montichiari, di Muscoline, di Ghedi, di Prevalle, il consigliere provinciale Sarnico nonché sindaco di Ospitaletto, il consigliere provinciale Ferrari, la signora consigliere provinciale Cristina Almici nonché sindaco di Bagnolo Mella, il parroco di Fiumicello-Brescia don Fabio Corazzina, il parroco di Casalmoro, e altre personalità di cui temiamo di dimenticare qualcuno citandoli tutti. Il presidio, dopo una certa trattativa con la Questura, che nei primi giorni ha fatto insistite pressioni anche su aspetti non rilevanti, è dichiarato a oltranza, per il momento abbiamo l’autorizzazione a rimanere in forma permanente dalle ore 8 alle 22 e poi in forma non scritta e cosiddetta “sparsa” restiamo tutta la notte fino a coprire l’intero arco delle 24 ore”.

“Il presidio è assolutamente civile e pressoché in forma silenziosa”, si legge ancora nel documento, “ovvero in serata vengono spesso a portarci la loro solidarietà dei poeti e dei cantautori bresciani, come domenica sera 16 agosto che abbiamo avuto l’intervento di don Fabio Corazzina alle ore 20 e poi del cantautore Piergiorgio Cinelli dalle ore 21 alle 22. E domenica sera s’è verificato un episodio tanto sgradevole quanto incredibile: alle ore 22 alcune donne attiviste del presidio, cinque donne che abitualmente lavorano a maglia e uncinetto, si sono sedute sotto i fari dalla parte opposta del presidio al fine di lavorare a uncinetto, per vederci bene, e in quella posizione erano proprio sotto la telecamera a 360° che controlla l’area; dopo pochi minuti è arrivata la Digos e voleva identificarle per poi probabilmente fare contravvenzione; meno male che dopo non breve trattativa dei nostri membri del Comitato di coordinamento la Digos ha ritenuto di non identificarle e forse hanno compreso che è veramente ridicolo temere che alcune donne che lavorano a maglia e a uncinetto a sostegno del presidio possano comportare un pericolo per la pubblica sicurezza o per la quiete pubblica. Anche dinanzi a questi ultimi episodi, un partecipante al presidio ha comunicato che dalla mezzanotte del 17 agosto inizierà uno sciopero della fame di 24 ore per protesta contro il Commissario della depurazione del lago di Garda e contro le sue scelte”.

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