Tokyo, Jacobs: “Questa medaglia è bellissima”

L'atlete desenzanese, vincitore dei 100 metri, subito dopo la premiazione olimpica: "Senza la mia famiglia non sarebbe stato possibile".

(red.) Mano sul cuore, il capo che annuisce alle prime note dell’inno nazionale, mascherina a coprire le labbra che cantano le parole dei fratelli Mameli, Marcell Jacobs, il trionfatore nella gara dei 100 metri piani alle Olimpiadi di Tokyo 2020, fa splendere al collo l’oro conquistato con una strepitosa prestazione che ha portato l’Italia, per la prima volta nella storia, sul tetto del mondo, nella gara più iconica della competizione a cinque cerchi.

Marcell Jacobs tokyo olimpiadi

Dopo il disorientamento delle prime ore successive alla vittoria, Marcell, che vive a Desenzano del Garda con la famiglia, la compagna Nicole ed i tre figli, è apparso tranquillo e consapevole dell’impresa appena compiuta.

Domenica 1 agosto è stata una giornata di intense emozioni per l’atleta bresciano d’adozione e texano di nascita, il quale si è improvvisamente trovato al centro dell’attenzione mondiale, compiendo un’impresa mai riuscita prima ad un italiano ed affiancando il suo nome a quello dei mitici Usain Bolt e Carl Lewis.

Il novello “figlio del vento” bresciano, è stato contattato dal premier Mario Draghi che gli ha voluto fare i complimenti e gli ha annunciato di volerlo incontrare personalmente a Palazzo Chigi. Un vortice di emozioni che l’atleta desenzanese, molto schivo ed umile, si è trovato improvvisamente a dover gestire.

Tanta l’emozione nel paese del Benaco che lo ha visto crescere e compiere i primi passi nel successo e che, dal momento delle qualifiche, ha creduto fortemente in Marcell e in quella medaglia.

marcell jacobs

Intervistato subito dopo la premiazione, Jacobs ha ammesso di non essere riuscito a dormire e che “nemmeno nei sogni” avrebbe potuto immaginare questo risultato.
“E’ tutto veramente fantastico, ho guardato la medaglia, i sacrifici che ho dovuto fare, ed è magnifico. Questa medaglia pesa tantissimo ed è bellissima”, ha detto, emozionato ma sereno.

“Senza la famiglia non avrei potuto fare nulla, hanno sempre creduto in me: pezzi di questa medaglia sono anche per loro: per mia madre, i miei fratelli, la mia compagna ed i miei tre bambini”.

Cosa succederà dopo, gli hanno domandato? “Non lo so”, ha detto il campione olimpico classe 1994, “lo deciderà il mio allenatore (Gianni Lombardi, ndr.), deciderà i passi da fare, per ora mi godo il momento. Ho lavorato da settembre con la mia mental choach Nicoletta Romanazzi che mi ha permesso di migliorare, avevo tutto da guadagnare e mi sono divertito”.
Il prossimo progetto? “Il matrimonio con Nicole, glielo avevo promesso e dopo questo risultato sarà ancora più bello”, ha chiosato Jacobs.

 

 

 

 

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