Salò, uno dei turisti (tornati in Germania): “Credo di aver preso uno scoglio”

I due dicono di aver appreso della tragedia commessa solo dalle forze dell'ordine. Le indagini proseguono.

(red.) I due turisti tedeschi indagati a piede libero per duplice omicidio colposo e omissione di soccorso per l’incidente mortale della tarda serata di sabato 19 giugno a Salò, nel bresciano, e in cui, con il proprio motoscafo, hanno colpito il natante del 37enne caldaista di Salò Umberto Garzarella e della 25enne studentessa Greta Nedrotti di Toscolano Maderno, dicono di non aver visto di aver provocato una tragedia così imponente. Tanto che, attraverso il loro avvocato nominato nel modenese, fanno sapere di aver appreso di quanto accaduto solo tramite le forze dell’ordine. E sottolineano anche di pensare di aver colpito un tronco o uno scoglio, non certo due persone provocandone la morte. Come poi, purtroppo, si è verificato.

Il magistrato della procura di Brescia Maria Cristina Bonomo che ha aperto l’inchiesta, con l’aiuto dei carabinieri della compagnia di Salò e della Guardia costiera, sta continuando a indagare per capire cosa fosse successo soprattutto nelle ore successive alla tragedia. Di certo, sembra che nel frattempo i due turisti tedeschi siano tornati in Germania. Infatti, l’incidente in acqua non contempla le stesse regole tipiche di un omicidio stradale che porta agli arresti immediati. Su quanto avvenuto poche ore prima dell’incidente, non ci sarebbero più dubbi. I due tedeschi, dopo aver seguito il transito delle auto storiche della Mille Miglia, avevano raggiunto a bordo del loro motoscafo la sponda veronese del lago di Garda per cenare. E non è escluso che in quel momento possano aver bevuto qualcosa di troppo prima di rimettersi al timone del natante e tornare verso il golfo di Salò.

E proprio qui hanno colpito l’imbarcazione delle due vittime. Subito dopo sembra che uno dei turisti, in piena notte, sabato 19 giugno, abbia raggiunto alcuni connazionali a un bar e in condizioni pessime proprio a causa dell’incidente in cui lui stesso ha detto di “credere di aver centrato uno scoglio, ma siamo riusciti a riportare la barca in salvo”. Ora ulteriori elementi si attendono dall’autopsia di cui sarà dato mandato giovedì 1 luglio da parte della procura e gli esami dell’alcol test sottoposto ai due turisti. Nel frattempo, l’intera comunità del Garda, a partire dai Comuni di Salò e Toscolano Maderno, si stanno stringendo intorno alle famiglie dei due deceduti.

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.