Salò, richiami vivi al buio e senza anelli: denunciato cacciatore

Nei giorni scorsi i forestali di Gavardo si sono mossi dopo la segnalazione della Lega per l'abolizione della caccia.

(red.) Nei giorni precedenti a lunedì 29 marzo un cacciatore è stato denunciato a Salò, sull’alto lago di Garda, nel momento in cui si è scoperto che possedeva diversi uccelli da richiamo senza anellini di riconoscimento o con sigilli contraffatti. A deferirlo all’autorità giudiziaria sono stati i carabinieri forestali di Gavardo che si sono mossi dopo l’allerta da parte della Lega per l’abolizione della caccia e che aveva scoperto l’irregolarità.

E’ stata scoperta la presenza di tordi e merli in una struttura al buio a due passi da un appostamento fisso di caccia. Il controllo dei militari ha portato ad accertare che gli stessi uccelli erano costretti nelle gabbie insieme alle proprie feci. In più, alcuni di quegli esemplari non avevano i documenti in regola.
A Brescia, informa la Lac, prospera un fiorente mercato nero dei richiami vivi e la truffa degli anelli. Un tordo maschio che “canta bene” ha un prezzo di 700 euro, anche di più se è di specie Tordo Sassello.
Il cacciatore è stato quindi denunciato per falsificazione di sigilli.

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