Desenzano, il prefetto spegne la polemica: “Polloni? Comportamento corretto”

Il botta e risposta tra l'opposizione e il presidente del consiglio comunale aveva acceso il clima politico della città gardesana. Ora la posizione della Prefettura mette la parola fine.

Più informazioni su

(red.) “In consiglio comunale non si può discutere della futura campagna vaccinale non perché il presidente del consiglio Rino Polloni è ‘fascista’ ma perché la legge non lo prevede”, informa una nota della presidenza del consiglio comunale di Desenzano del Garda. “Lo aveva spiegato subito ai colleghi al comune Polloni, e anche ai media, che evidentemente su certi temi non hanno buon udito. Ora però in merito si è pronunciato anche il prefetto di Brescia Attilio Visconti: l’operato di Rino Polloni è stato corretto”.

“I consiglieri comunali di minoranza avevano inviato comunicati stampa agli organi d’informazione” continua il comunicato nel ricostruire i fatti, “utilizzando frasi ad effetto quali: “La democrazia a Desenzano è morta” (Valentino Righetti – Lista Civica Righetti per Desenzano), “Dalla maggioranza lo sfregio alla democrazia” (Spiller del M5S), “Il comportamento di Polloni è inaccettabile, censura l’intera minoranza su un tema di grande attualità” (Sergio Parolini, lista Civica Desenzano Popolare), “Il presidente Polloni, andando contro il regolamento, ha unilateralmente deciso di ignorare la richiesta dell’opposizione” (Maffi e Bertoni – Pd). C’ è stato perfino un flash mob davanti al Municipio con tanto di cartelli”.

“l presidente Polloni, così come previsto dal regolamento per il funzionamento del consiglio comunale”, prosegue il documento, “aveva già chiarito, nella conferenza dei capigruppo che la richiesta di convocazione di un apposito consiglio comunale presentata dai consiglieri Bertoni, Maffi, Righetti, Bonanno, Spiller e Parolini, per la discussione della “Futura campagna vaccinale” non poteva essere iscritta all’ordine del giorno poiché la materia risultava estranea alle competenze del consiglio comunale e previste dalla legge, precisando che per la discussione dell’argomento poteva essere altresì richiesta al sindaco ed alla giunta comunale una sala ove poter convocare un’apposita assemblea pubblica, alla presenza della autorità sanitarie locali e regionali”.

“Il 5 febbraio scorso, i consiglieri di opposizione hanno inviato una segnalazione al prefetto a cui è seguita una puntuale e dettagliata relazione del presidente Polloni con i richiami delle norme e dei regolamenti adottati. Ora la conferma della correttezza del procedimento di Polloni arriva dalla Prefettura che invita il sindaco a trasmettere la nota del presidente al consigliere Maffi, primo firmatario dell’esposto. Polloni aveva dichiarato alla stampa che era ‘evidente che la minoranza aveva iniziato la campagna elettorale e, non avendo altri argomenti cercava propaganda a spese dei cittadini’. Oggi ecco la conferma della Prefettura sul procedimento adottato che evidenza ‘quanto meno la carenza di preparazione dei consiglieri di cpposizione in tema di norme. Poveri cittadini così mal rappresentati!'”.

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.