Coronavirus a Brescia, boom di focolai dopo feste. Preoccupa alto Garda

A Toscolano 70 casi in una settimana. A Limone 27 casi dopo lo screening negativo prima delle feste.

(red.) Nonostante le restrizioni anti-Covid adottate per il periodo natalizio, tra le pieghe di quelle regole erano previste alcune possibilità di incontro tra famiglie, seppure in maniera ridotta. E ora questa situazione sta provocando una serie di conseguenze sui contagi anche in provincia di Brescia. Qui i nuovi casi positivi sono riconducibili in particolare ai focolai a livello familiare. Come quelli che si sono registrati a Ono San Pietro in Valcamonica, ma anche a Pertica Bassa, Preseglie, Tignale e Toscolano.

E proprio a Toscolano Maderno la situazione sembra essere più preoccupante dopo aver registrato 70 nuovi casi in una sola settimana. Un livello di contagio che non riguarda solo Toscolano, ma anche diversi altri paesi dell’alto Garda, Salò compreso. Senza dimenticare che in provincia c’è anche la situazione di Mazzano – ieri, domenica, altri 13 casi – per un focolaio in una casa di riposo.

Tornando al lago di Garda, è chiaro che i nuovi focolai siano divampati dopo il periodo natalizio, tanto che i nuovi positivi sono anche giovani fino a 30 anni. In questo senso c’è il caso di Limone sul Garda che poco prima delle feste di Natale aveva fatto svolgere uno screening di massa risultando senza casi da Covid. Al contrario, al momento segnala 27 nuovi casi positivi e alcuni soggetti in isolamento.

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.