Calcinato, la tariffa rifiuti sale, “ma con il porta a porta non doveva scendere?”

Fiorenzo Bertocchi: nel 2013 ci avevano detto che le tariffe sarebbero scese: l'ultimo aumento è del dell’8,63%".

(red.) “Mentre le bollette 2020 sono in scadenza ravvicinata in due rate – entro il 16 novembre e il 16 dicembre – fa discutere non solo a Calcinato l’aumento della tariffa sui rifiuti sul territorio, varata dal consiglio comunale nell’ultima seduta con l’approvazione del Piano economico-finanziario per la Tari, che comporta l’incremento dell’8,63% per le utenze domestiche e del 6,88% per quelle non domestiche”. Sulla spiacevole novità interviene il circolo Prc del Basso Garda, attraverso il portavoce Fiorenzo Bertocchi: “Registrando l’ennesimo innalzamento, ricordiamo che nel 2013, quando fu introdotto il sistema di raccolta dei rifiuti porta a porta, l’amministrazione comunale di destra aveva sbandierato che ci sarebbero state nel medio periodo riduzioni nel costo dello smaltimento e quindi anche delle tariffe, considerando che sarebbe aumentata la quota della raccolta differenziata”. “Da allora – rimarca Bertocchi- la quantità di rifiuti raccolti separatamente è sensibilmente salita e, con essa, anche la tariffa pagata dai cittadini”.

Bertocchi rileva poi che “la settimana scorsa Garda Uno ha chiesto un risarcimento al Comune di Rezzato per danni dovuti alla mancata autorizzazione della discarica Castella, basandosi su una dichiarazione di intenti poi decaduta, che tra l’altro riguardava un primo progetto di discarica (Castella 1) poi ritirato dai proponenti e sostituito con una nuova richiesta (Castella 2) successivamente affossata dagli organi competenti interpellati”.

“Diversi comuni a guida centro-destra – informa Bertocchi – sono passati al Consorzio Garda Uno, e dal 1° gennaio anche Prevalle affiderà la raccolta dei rifiuti a questa controllata. Considerate le operazioni di cassa in corso vien da chiedere al segretario provinciale della Lega Alberto Bertagna (assessore a Calcinato e membro del cda di Garda Uno) cosa pensi della richiesta di risarcimento al Comune di Rezzato e se queste operazioni di una società a totale capitale pubblico tutelino, come essa dovrebbe, i cittadini e il territorio”.

Il timore – sottolinea – è che si intenda proporre un altro progetto di discarica, a questo punto Castella 3, sulla stessa area e con diverse condizioni, in cambio del ritiro della richiesta di indennizzo. Per scongiurare il pericolo in uno degli ultimi consigli comunali la minoranza a Rezzato aveva proposto di far rientrare il sito all’interno del Parco delle Cave, ma la maggioranza a guida leghista si era opposta. Forse che Garda Uno ha proprio bisogno di un proprio sito dove smaltire i rifiuti raccolti da suoi operatori nei diversi comuni dove gestisce il servizio?”.

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