Tav Brescia-Verona, con la ministra il via ai lavori per galleria a Lonato

Ieri è stata accesa la fresa che scaverà per tre anni. Nel 2026, a lavori totali conclusi, raddoppio dei treni.

(red.) Dopo alcuni mesi in cui gli operai sono stati impegnati soprattutto nell’allestimento del cantiere, ieri pomeriggio, lunedì 5 ottobre, sono ufficialmente iniziati i lavori per realizzare la tratta dell’alta velocità ferroviaria tra Brescia e Verona. E a Lonato del Garda, dove è stato inaugurato l’avvio del cantiere per costruire una delle gallerie previste dal progetto esecutivo, c’era anche la ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli. Come detto, quella di ieri è stata una giornata importante per l’avvio dei lavori al tunnel che si collegherà poi alla tratta in uscita da Brescia-Mazzano e quindi all’ultimo pezzo verso Verona.

Proprio ieri è stata accesa la maxi fresa meccanica che lavorerà 7 giorni su 7, 24 ore al giorno, scavando una galleria con cui viene bypassata l’autostrada A4. Passo dopo passo, il risultato sarà una galleria lunga quasi 8 chilometri. E a veder partire la fresa, oltre alla ministra, c’erano anche i dirigenti di Cepav Due a capo dei lavori, insieme alle altre istituzioni. Il tempo previsto di costruzione della galleria è di tre anni, mentre l’intera tratta Tav da Brescia Est (Mazzano) verso Verona sarà pronta nel 2026, l’anno delle Olimpiadi di Milano-Cortina. Il risultato sarà un tracciato lungo 48km per un totale di 2,5 miliardi di euro e di cui la galleria ha un valore di 204 milioni. Come detto, ieri oltre alla ministra De Micheli c’era anche il presidente di Cepav Due Franco Lombardi, gli amministratori delegati di Fs e Rete Ferroviaria Italiana, gli assessori regionali alle Infrastrutture di Lombardia Claudia Terzi, e Veneto Elisa De Berti.

E proprio la ministra non ha mancato di dire che l’opera consentirà di aumentare la competitività sulla zona lungo una delle aree più industrializzate d’Europa. E’ emerso che si tratterà anche di un aiuto per l’ambiente, nel momento in cui uomini e merci potranno spostarsi da gomma su ferro. In ogni caso, il cantiere procederà anche in caso di una seconda ondata di pandemia, mentre la ferrovia accompagnerà la linea storica. Durante le operazioni di scavo, il materiale finirà all’esterno su un sistema di nastri trasportatori verso la Campagna di Lonato dove è stata allestita un’area in grado di ospitare fino a 800 mila metri cubi di materiali.

L’obiettivo sarà quello di raddoppiare i volumi di traffico ferroviario tra passeggeri e merci sulla Brescia-Verona e di fatto dal 2026, quando la Tav sarà pronta, ci sarà un quadruplicamento della capacità potenziando le corse veloci sulla nuova linea, così come i regionali sulla linea storica. L’opera potrà consentire di far muovere dai 154 treni attuali ai 320 al giorno tra passeggeri e merci. Oltre alla galleria di Lonato, sono previsti altri quattro viadotti tra Calcinato e Peschiera, 17 gallerie artificiali e 4 gallerie naturali, barriere acustiche, 15 cavalcavia e 9 sottovia stradali e alla fine i primi treni dell’alta velocità potranno muoversi a 250 km orari.

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