Desenzano, al Lavagnone trovati pezzi di 4 mila anni

Una piroga e un giogo dagli scavi in corso nel sito dove opera l'università degli Studi di Milano. Pochi giorni fa il teschio di un bambino a Polpenazze.

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(red.) Dalla sponda bresciana del lago di Garda, dopo la scoperta del teschio di un bambino a Polpenazze, arrivano nuove tracce. Al Lavagnone di Desenzano dove sono in corso una serie di scavi sono emerse una piroga e un giogo risalenti a 4 mila anni fa. Le palafitte, quindi, sono ancora protagoniste dal 1978, anno in cui venne trovato l’aratro più antico venuto alla luce. E ora sono emersi i nuovi oggetti, scoperti dall’università degli Studi di Milano che sta conducendo gli scavi.

Sul posto, in particolare, sono al lavoro Marta Rapi docente di Preistoria e Protostoria al Dipartimento di Beni Culturali e ambientali e gli studenti del corso di laurea in Archeologia e scuola di specializzazione in Beni archeologici. In più, in uno scafo è stato trovato anche un bastone che potrebbe essere un remo.

Tutti i reperti scoperti nel Lavagnone sono conservati in una vasca d’acqua a Milano in vista del restauro. Nel frattempo la Fondazione del Museo Civico di Rovereto si sta occupando di datare i materiali venuti alla luce, mentre gli archeologici della Statale meneghina hanno in programma altri scavi.

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