Desenzano, polemica su post a panchina rossa

Un commento del sindaco in chat a consigliera dopo la giornata contro la violenza sulle donne ha portato al dibattito in Consiglio, ieri chiuso anzitempo.

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(red.) “La panchina è tutto quello che sa fare”. E’ stato sufficiente questo commento, postato dal sindaco bresciano di Desenzano del Garda Guido Malinverno in una chat a disposizione dei consiglieri e nel giorno della celebrazione contro la violenza sulle donne per innescare il dibattito e la polemica. Tanto che ieri, mercoledì 28 novembre, il Consiglio comunale si è dovuto chiudere anzitempo per la mancanza del numero legale. La seduta era appena iniziata e la consigliera di maggioranza Laura Tavelli (che nella foto commentata dal sindaco indossa il cappello rosso), destinataria del messaggio critico del primo cittadino, ha deciso di abbandonare l’aula seguita da altri consiglieri. E quindi l’assemblea si è conclusa.

“Hanno calpestato la mia dignità e la mia intelligenza. Non è la prima volta nel corso di questo mandato. La cosa triste è che poi ho subito una violenza uguale se non maggiore: hanno strumentalizzato la mia persona, a caccia di visibilità, e nessuno ha alzato la cornetta per chiedermi come stavo, il totale silenzio attorno a me, anche dei presenti e della mia compagine. Omertà o interessi?” ha detto la consigliera prima di lasciare l’aula. Tutto riferito al fatto che domenica in piazza Garibaldi era stata inaugurata una panchina rossa per la lotta alla violenza sulle donne. Ieri durante il Consiglio e in diretta il sindaco si è scusato, mentre l’opposizione ha mostrato la propria solidarietà alla consigliera.

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